La sventura dell’elettore antipopulista alle Europee

La sventura dell’elettore antipopulista alle Europee

Grande confusione nel centro moderato della politica italica

La strada per la nascita di un soggetto politico nuovo e forte a quel punto sembrava spianata, in particolare quando il Partito democratico ha deciso di abbandonare il passo riformista eleggendo come segretaria Elly Schlein, una giovane e vibrante donna non appartenente al Pd, una dirigente politica che addirittura avrebbe voluto occupare il Pd, cosa che poi effettivamente ha fatto anche grazie agli elettori dei Cinquestelle invitati a votare per lei alle primarie di un partito altrui (...) Che cosa dovrà fare, dunque, un elettore contrario al bipopulismo perfetto italiano il 9 giugno prossimo venturo? Una strada è quella di scegliere comunque Renzi o Calenda, chi dei due lo convince di più o che lo ha fatto imbestialire di meno, ma incrociando le dita e mettendo in conto la possibilità di sprecare il voto (...) Un'altra strada è quella di dimostrare rumorosamente la disaffezione e la stanchezza per le liti adolescenziali e farsi prendere dalla tentazione di scegliere dentro il Pd, l'unico partito costituzionale degli ultimi vent'anni, quei candidati liberal occidentali come Giorgio Gori, Irene Tinagli, Pierfrancesco Maran al Nord e Pina Picierno al Sud. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta

 

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