L’agenda del Ppe e il futuro (presidenziale) di Draghi

L’agenda del Ppe e il futuro (presidenziale) di Draghi

Weber, la prossima Commissione Europea sarà ancora a trazione popolar-socialista

Manfred Weber in un'intervista al Corriere della Sera,  ha  preannunciato che il "candidato di punta" del Ppe il prossimo giugno sarà l'attuale presidente della Commissione Ursula von der Leyen, se questa accetterà. Se così avverrà (e le probabilità sembrano aumentare di giorno in giorno) vi sarebbero fin d'ora pochi dubbi che per altri cinque anni il "Premier Ue" sarà appunto von der Leyen (...) Mario Draghi in un intervento sull'Economist ha sollecitato l'Europa a un cambio di passo proporzionato a un cambio d'epoca che il Vecchio Continente sta vivendo per primo. Ha colpito – dopo un anno di silenzio – il tono deciso con cui l'ex Presidente della Bce ha incalzato la prospettiva di un ripristino inerziale dei parametri di Maastricht: cioè di un ritorno alla gestione tecnocratica centralizzata che ha caratterizzato l'Ue nell'ultimo trentennio. Il commento di Nicola Berti su Il Sussidiario.

 

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