La verità scomoda sui conti pubblici dell’Italia
- Scritto da Ugo Pilia
Il moloch del nostro debito pubblico rischia di affossare il governo Meloni
Con il calo dell’inflazione, i versamenti semestrali sono tornati anche sotto l’1% come qualche anno fa. Parafrasando un film di grande successo, mamma mi si è sgonfiato il Btp Italia. Già, quello indicizzato all’inflazione. Quello che il sottoscritto vi aveva detto fin dal principio che non teneva conto delle dinamiche – tutt’altro che reali e ancorate a sottostanti macro – che sottendono i magheggi necessari alle Banche centrali. Il cui unico scopo, magari stavolta ve lo mettete in testa, è quello di non far esplodere le Borse (...) Stiamo in piedi grazie alla Bce. E se non subiremo una procedura d'infrazione in versione di commissariamento mascherato sarà solo per la presenza di Mario Draghi a capo della Commissione. Non è stata l'Europa a ridurci così. L'Europa ha solo schiacciato il detonatore. Ringraziate la Prima e Seconda Repubblica per aver interrato la mina anti-uomo, mentre vi mandava in pensione con 15 anni, sei mesi e un giorno di contributi, sapendo che i conti sarebbero saltati. O regalava miliardi a fondo perso a stipendifici di Stato, cattedrali nel deserto e imprenditori che amano ancora oggi privatizzare gli utili e collettivizzare le perdite attraverso la cassa integrazione e gli aiuti di Stato. La realtà, signori, è questa. Piaccia o meno. E ora presenta il conto. Il commento di Mauro Bottarelli su Il Sussidiario.