L’agenda del Ppe e il futuro (presidenziale) di Draghi

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Weber, la prossima Commissione Europea sarà ancora a trazione popolar-socialista

Manfred Weber in un'intervista al Corriere della Sera,  ha  preannunciato che il "candidato di punta" del Ppe il prossimo giugno sarà l'attuale presidente della Commissione Ursula von der Leyen, se questa accetterà. Se così avverrà (e le probabilità sembrano aumentare di giorno in giorno) vi sarebbero fin d'ora pochi dubbi che per altri cinque anni il "Premier Ue" sarà appunto von der Leyen (...) Mario Draghi in un intervento sull'Economist ha sollecitato l'Europa a un cambio di passo proporzionato a un cambio d'epoca che il Vecchio Continente sta vivendo per primo. Ha colpito – dopo un anno di silenzio – il tono deciso con cui l'ex Presidente della Bce ha incalzato la prospettiva di un ripristino inerziale dei parametri di Maastricht: cioè di un ritorno alla gestione tecnocratica centralizzata che ha caratterizzato l'Ue nell'ultimo trentennio. Il commento di Nicola Berti su Il Sussidiario.

 

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Si rinnova il sogno europeo, un'Europa piu' unita fa paura

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Non accadeva da molti anni che si discutesse di un disegno forte per il futuro dell’Europa. Interpella tutte le più importati voci europee, comprese quelle delle Chiese e dei cristiani. E l’Italia? Da quando è esplosa l’emergenza Covid 19, molti italiani hanno protestato per la mancanza di solidarietà europea. Ma è troppo facile, quando ciò coincide con i propri interessi immediati. Più delle chiacchiere degli euroscettici, preoccupa il silenzio degli europeisti: abituati da anni a lamentarsi per le delusioni che vengono da Bruxelles, sembrano incapaci di vedere i segnali di cambiamento e di cogliere il kairós. Il commento di Agostino Giovagnoli su Avvenire.

Il risveglio dell'Unione Europea

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Bruxelles, l'etica non riesce a trovare casa

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L'Europa ha l'obbligo, così dicono i Trattati che la istituirono, di definire principi di trasparenza e integrità, e di insegnarli. Il Parlamento, la Commissione, il Consiglio dei governi, in tutto 43.167 dipendenti, devono sapere come combattere la corruzione e i conflitti di interesse, o come gestire correttamente i rapporti con le lobbies. In due parole: le istituzioni Ue devono essere un esempio per i propri cittadini.(...) I regali: «sono inaccettabili, in ogni circostanza» quelli di valore superiore ai 150 euro. Fra i 50 e i 150 euro sono accettabili, a condizione che non provengano da soggetti che possano mettere in dubbio l'indipendenza del funzionario o dirigente, e comunque bisogna dichiararli e finiscono in apposite liste. (...) Il 19 giugno 2013 il tedesco Manfred Weber, in quel momento capo del gruppo Ppe, vicepresidente dell’Europarlamento e portavoce ufficioso di Angela Merkel a Strasburgo, riceve uno smartphone marca Huawei dalla stessa. L'interessante commento di Milena Gabaneiii nel suo Data Room sul Corriere della Sera.

Allarme a Bruxelles, la corruzione "accarezza" le istituzioni europee

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