La fragilità degli Stati-nazione di fronte alle crisi

La fragilità degli Stati-nazione di fronte alle crisi

Il mondo si sta via via spappolando, ci mancava l'assalto di Brics+ al G7

L’iperglobalizzazione vissuta tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila ha rallentato anche perché le condizioni che l’avevano favorita – caduta dell’Unione Sovietica, apertura della Cina, accesso a manodopera specializzata a basso costo, delocalizzazione – erano venute meno o si erano assestate. Ma negli ultimi anni è sorto un nuovo scetticismo nei confronti della globalizzazione. «Nelle economie avanzate i benefici della globalizzazione (la disponibilità di beni e servizi a basso costo, la spinta alla crescita proveniente dalla domanda dei paesi emergenti), sono diffusi e per questo poco salienti, appena notati nonostante la loro vastità e pervasività, dati quasi per scontati; invece alcuni costi connessi all’integrazione internazionale sono più manifesti», dice Luigi Federico Signorini, Direttore generale della Banca d’Italia.

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