Il golpismo ridisegna i limiti della politica americana

Il golpismo ridisegna i limiti della politica americana

Stati Uniti, aleggia l'ombra di un bis di Trump alla Casa Bianca nel 2024

La Corte Suprema di Washington – composta in maggioranza da seguaci di Donald Trump, in buona parte nominati da lui – ha ribaltato la sentenza della Corte suprema del Colorado che aveva dichiarato la sua incandidabilità sulla base del quattordicesimo emendamento della Costituzione, oltre che del buon senso. È vero che la decisione è stata presa all’unanimità, in base al principio secondo cui non può essere un singolo stato (in questo caso il Colorado) a decidere chi possa o meno candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti, per evitare «il caos» che deriverebbe da decisioni diverse tra stato e stato. In compenso i giudici si sono divisi sulla scelta di affermare che a invocare il quattordicesimo emendamento della Costituzione (quello che vieta di assumere un incarico di governo a chi abbia partecipato a un’insurrezione) possa essere solo il Congresso. Motivo per cui Trump e qualunque altro aspirante golpista dotato di maggioranza parlamentare potrà dormire tra due guanciali. Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

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