Diversamente magri: Alimentire

Diversamente magri: Alimentire
Da dove cominciare per ragionar di cibo? Alimentire il nuovo spettacolo di Arianna Porcelli Safonov, andato in scena ieri sera al Teatro Toniolo di Mestre, ironizza su tutte quelle parole sinonimo di una dieta sana ed equilibrata. Insieme si prende gioco della cerebrale ricerca delle proprietà dei cibi più sani nella nostra contemporaneità che ci vede impegnati  a scovare il miracoloso elisir della salute. Dobbiamo cercare bene perché sicuramente ci deve essere …

Ecco allora che parole a stento nominate e quasi masticate, nostro malgrado, compaiono esse stesse evocate sul palco. Tanti, tanti bei nomi poco pronunciabili dall’uomo comune ma da cui ci aspettiamo miracoli.  Il cibo ci riempie la pancia, ma anche lo  “spirito”.

L’attrice tuttavia ama subito precisare che esso non è tutto e che fra i suoi interessi vi è  anche quello di fare scelte alternative come scendere a precipizio  su un banalissimo slittino rosso lungo una pista nera  fra snowboard e sci griffati. Veramente elettrizzante buttarsi a capofitto in mezzo a gente che se la tira, normalmente se la tira. Cosi si usa e così si dice. Ma poi ha altri piaceri …

Racconti e ricordi di bambina a casa, dove normalmente e incomprensibilmente si mangiavano schifezze. Ed era pure  poca roba. Lì dove c’era l’aiutante filippino che faceva tutto … senza “nessuna tutela sindacale”. Non si capisce se quel cibo dell’infanzia aveva lo scopo di essere particolarmente sano e/o forse  troppo leggero per riempire la pancia. Scoprire poi  che l’amica e vicina di casa si nutriva di pasta al pomodoro. Neppure la scoperta dell’America in proporzione, nel suo piccolo mondo di bambina, avrebbe recato tanti benefici. L’acquolina in bocca contorce Arianna Porcelli Safonov ancora oggi, al solo pensiero di quel succulento cibo. Ricordi dolci come quando afferriamo dal vassoio le frittelle ripiene … Ricordi genuini. Genuino  come il vino che vorremmo bere dissetandoci.

 Genuina, vera come forse vorremmo che fosse la vita. E c’è chi per questo abbandona la città dove ha vissuto molto tempo per andare a vivere in campagna. Ma forse non basta per ribaltare sul tavolo della nostra esistenza il sapore dell’autentico.  Dal 2014 Arianna scrive libri per Fazi Editore e Fottuta Campagna, da a lei scritto nel 2015, è una collana di racconti sull'esperienza vissuta in cima agli Appennini tra Lombardia e Liguria. Tutto qui è molto distante dalla moda contemporanea del Green. L'attrice ama andare contro corrente e ribaltare la comune opinione che abbiamo delle cose e della vita. Lo fa giocando con il gusto del paradosso perché forse anche il rovescio della medaglia potrebbe piacerci e perché nel mondo c'è dell'incredibile. E poi a volte non ti puoi proprio fidare di nessuno. Il filippino che si mangia quanto tu hai di più caro e quando tu sei in vacanza e, quindi "sei in un altro mondo, non lo puoi capire. Se lo porti in tribunale lui spiegherà per difendersi che infine, ed è quello che sapevamo in fondo anche noi, che il cibo è cultura. Ogni popolo ne ha una propria.

Ricette e alimenti che tramandano abitudini culinarie, sapori, colture, modi di vivere. Diversamente magri, per non dire un po' grassi, può essere un'alternativa quindi valida, anche se non dichiarata. E poi ci divertiamo in questo universo di valori e significati che la nostra Arianna ama rovesciare per consegnarci, come nella storia mitica del Minotauro di Creta, il filo per uscire da schemi di pensiero poco veramente messi alla prova e ragionati. E si, perché poi alla fine sembra che in questo mondo pervaso da buonismo, almeno quello di certi partiti politici, non si capisca bene cosa poter dire o meglio cosa fare bene.

Attenzione alle parole, a come le prendi, a come le dici, potrebbero far uscire aculei con cui potersi ferire.

Patrizia Lazzarin, 10 febbraio 2024

 

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