Cosa c’è dietro le falsità sulla guerra in Ucraina

Cosa c’è dietro le falsità sulla guerra in Ucraina

I belligeranti usano stratagemmi e manovre diversive per sorprendere l’avversario

Un esempio eclatante nel caso dell’aggressione russa all’Ucraina, è la ricorrente affermazione che l’intervento di Putin sia derivato dalla sua volontà di difendere dai massacri, perpetrati dai “nazisti” e “satanisti” ucraini, le popolazioni russofone del Donbas. Si ignora, penso volutamente, che la fonte più indipendente e, quindi, più credibile al riguardo è il rapporto del 31 gennaio 2022 del Rappresentante dell’Onu per i Diritti Umani, da cui risulta che dopo la firma dell’accordo Minsk-2, le vittime civili nell’intera Ucraina ammontano a poche decine all’anno (incluse quelle per mine e  scoppi di ordigni inesplosi) (...) La vulnerabilità maggiore dei russi è quella del personale. Nonostante il rilevante aumento delle paghe, l'esercito non riesce a reclutare volontari a lunga ferma. La mobilitazione del settembre scorso ha visto una fuga in massa all'estero dei richiamati. Putin non riesce a trasformare l'operazione speciale in Ucraina in una guerra di popolo. Infine, nei primi mesi del conflitto ha perduto troppi giovani ufficiali che non sa come rimpiazzare, anche perché tradizionalmente l'esercito russo non ha mai valorizzato i sottufficiali (...) La vulnerabilità ucraina è la tenuta della loro opinione pubblica, sottoposta a continui bombardamenti. Finora hanno dimostrato una straordinaria resilienza. Un successo della controffensiva la consoliderebbe. Ma altrettanto importante è la consegna a Kiev di sistemi contraerei e antimissili. Il commento del gen. Carlo Jean sul sito Formiche

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