Due anni di aggressione russa all’Ucraina

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L'operazione militare speciale di Putin continua

Con i disastri provocati dall’aggressione all’Ucraina, Putin non può rinunciare a una vittoria completa: de-nazificazione, smilitarizzazione, russificazione dell’Ucraina (ricordiamo anche quanto vuole fare Kirill con i “gay”, stranamente non menzionato dai cd “putiniani” italici) (...) Le opinioni pubbliche ucraina e russa sono a favore della continuazione del conflitto. Forse l'unico evento che potrebbe avere un impatto maggiore di qualsiasi altro sull'esito della guerra in Ucraina è l'elezione di Donald Trump a presidente degli Usa, qualora beninteso mantenga fede alle sue dichiarazioni elettorali. Il commento del gen. Carlo Jean sul sito Formiche.

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L’India offre al G20 la sua terza via

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Non solo Stati Uniti e Cina, ma anche l'India vuole recipate un ruolo importante

Il G20 è un’organizzazione internazionale specializzata in questioni economiche e finanziarie. Fu creato nel 1999, all’inizio del grande balzo della globalizzazione, per favorire una migliore concertazione tra le maggiori economie mondiali non partecipanti al G7, coinvolgendole nella gestione della globalizzazione globale, anche per evitare che il processo fosse considerato una “ri-colonizzazione” da parte dell’Occidente e per mantenere una maggiore rappresentatività delle decisioni concernenti i suoi compiti statutari: crescita economica e stabilità finanziaria (...) L'assenza di Xi Jinping al G 20rdi Nuova Delhi ichiederà a Modi un grande sforzo per conseguire appieno il suo obiettivo di consolidare l'influenza indiana e la sua "terza via" fra Usa e Cina nel mondo. Esso non è più bipolare, come nella guerra fredda, ma multipolare e molto più complesso da gestire, anche per il predominio nei vari Stati degli interessi di politica interna su quelli di politica estera e per la marginalizzazione di quelli globali anche per la ristrutturazione in corso nella globalizzazione. L'analisi del gen. Carlo Jean.

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Cosa c’è dietro le falsità sulla guerra in Ucraina

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I belligeranti usano stratagemmi e manovre diversive per sorprendere l’avversario

Un esempio eclatante nel caso dell’aggressione russa all’Ucraina, è la ricorrente affermazione che l’intervento di Putin sia derivato dalla sua volontà di difendere dai massacri, perpetrati dai “nazisti” e “satanisti” ucraini, le popolazioni russofone del Donbas. Si ignora, penso volutamente, che la fonte più indipendente e, quindi, più credibile al riguardo è il rapporto del 31 gennaio 2022 del Rappresentante dell’Onu per i Diritti Umani, da cui risulta che dopo la firma dell’accordo Minsk-2, le vittime civili nell’intera Ucraina ammontano a poche decine all’anno (incluse quelle per mine e  scoppi di ordigni inesplosi) (...) La vulnerabilità maggiore dei russi è quella del personale. Nonostante il rilevante aumento delle paghe, l'esercito non riesce a reclutare volontari a lunga ferma. La mobilitazione del settembre scorso ha visto una fuga in massa all'estero dei richiamati. Putin non riesce a trasformare l'operazione speciale in Ucraina in una guerra di popolo. Infine, nei primi mesi del conflitto ha perduto troppi giovani ufficiali che non sa come rimpiazzare, anche perché tradizionalmente l'esercito russo non ha mai valorizzato i sottufficiali (...) La vulnerabilità ucraina è la tenuta della loro opinione pubblica, sottoposta a continui bombardamenti. Finora hanno dimostrato una straordinaria resilienza. Un successo della controffensiva la consoliderebbe. Ma altrettanto importante è la consegna a Kiev di sistemi contraerei e antimissili. Il commento del gen. Carlo Jean sul sito Formiche

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