La grande corsa per comunicare (prima degli altri)

Prendiamo le mascherine. Ci hanno detto per un po' che servivano solo a chi era già infetto, non a chi voleva evitare di infettarsi, perché penetrabili. Ci abbiamo creduto, anche se non abbiamo mai ben capito perché mai fermassero il virus in uscita ma non in entrata. Ora invece ci…
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Quel bollettino ci dia di più

Il primo bollettino della Protezione Civile sul coronavirus arrivò a sorpresa il 22 febbraio. Fu in occasione della conferenza stampa shock del presidente del Consiglio Conte, del ministro Speranza, e del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro, che alle 11 e un mezzo di sera annunciavano le prime zone rosse.…
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Se manca un destino comune

Un decreto inafferrabile e mutante come una creatura esoterica. Viene annunciato, ma fino a sera non esisteva. O meglio, è assemblato un mattoncino alla volta, come il Lego. E sarà diverso — integrato, cucito e ricucito — da quello descritto a grandi linee, molto a grandi linee, dal presidente del…
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Come tornera' il mondo aperto

La democrazia è una storia di assembramenti. Nell’Europa moderna comincia quando in Francia i rappresentanti del Terzo Stato decidono di riunirsi da soli e si proclamano Assemblea nazionale. La parola «assemblea» viene dal verbo «assembler», che vuol dire «riunire», «assembrare». Da allora i Parlamenti si radunano fisicamente per discutere e…
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Il passo storto del mondo

La tragedia del coronavirus sta interessando l’Italia ancor più che gli altri Paesi europei e qui da noi è concentrata soprattutto nelle regioni del Nord. Abbiamo per fortuna un presidente del Consiglio che ha il senso dello Stato, confortato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ieri è stato un altro…
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