Italia, la manovra correttiva prima delle Europee

Ci sarà una manovra correttiva? C'è chi scommette di sì prima delle europee

La crescita italiana è rimasta pressoché nulla negli ultimi mesi del 2023 frenata dalla restrizione monetaria, dai prezzi energetici ancora elevati e dalla debolezza della domanda estera”, scrive l’ultimo bollettino della Banca d’Italia. Parlando all’Abi il Governatore Fabio Panetta ha detto che l’inflazione è sotto controllo; non solo, sta scendendo anche più rapidamente del previsto: l’aumento dei prezzi si ridurrà all’1,9% quest’anno rispetto al 5,9% del 2023, l’inflazione di fondo (cioè senza energia e alimentari freschi) scenderà al 2,2% e sotto quota due l’anno successivo, quindi l’obiettivo della Bce verrà centrato e forse ancor prima delle attese. Facendo uno più uno la conclusione è che bisogna allentare la stretta monetaria. Il commento di Stefano Cingolani su il Sussidiario.

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Il governo Meloni deve trovare trenta miliardi

Cara Meloni, luna di miele finita, adesso trova 30 miliardi di euro!

Il Governo va in vacanza sparando le ultime cartucce dell’ottimismo auto-celebrativo: la delega fiscale è la più grande riforma in mezzo secolo, ha sentenziato Giorgia Meloni; solo che se ne capirà la portata concreta tra un paio d’anni, intanto è già chiaro che sarà costosa e mancano le risorse non solo per la mitica flat tax, ma persino per eliminare un’aliquota contributiva. Lo dice con gran sincerità il viceministro Maurizio Leo che sta lavorando al rompicapo fiscale. Intanto oggi l’ultimo Consiglio dei ministri prevede un fritto misto dall’alto valore sociale come i taxi per gli sballati delle discoteche: lo dice, forse tra il serio e il faceto, Matteo Salvini che si occupa anche di aumentare gli stipendi per la società del Ponte. Sia chiaro è sempre un bene mandare la gente in vacanza con auguri di un meritato riposo.Ancor più quando si prevede una difficile ripresa. Il commento di Stefano Cingolani su Il Sussidiario.

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Tra Ue e Bce, i “nemici” esterni del Pil italiano

Meloni ha poco da sorridere, la crescita italiana si è fermata in primavera

L’inflazione scendere ma troppo lentamente (la media annua è del 6%, l’inflazione di fondo al 4,5% secondo Bankitalia) e solo l’anno prossimo dovrebbe tornare vicina all’obiettivo del 2%. Ciò vuol dire che i tassi d’interesse saliranno ancora: tra dieci giorni, giovedì 27, la Banca centrale europea deciderà un nuovo rincaro. Secondo Ignazio Visco, governatore fino a novembre, la corsa al rialzo si fermerà solo a fine anno. La politica monetaria, dunque, continua a dare una spinta al ribasso (...) La tenuta dell'economia dipende da alcuni fattori esogeni: la politica fiscale, la strategia della Bce e quella dell'Unione europea. Il bilancio pubblico italiano è in sofferenza, l'ultimo allarme viene da Paolo Savona (...) Se non arrivano i quattrini europei del Pnrr si apre un problema immediato di liquidità che costringerà a emettere nuovi titoli di stato aumentando così il debito che finora è in discesa in rapporto al Pil, ma resta al 140% superiore anche a quello greco e batte nuovi record in quantità (a maggio è arrivato a 2.817 miliardi aumentando di cinque miliardi nel corso del mese e di oltre 59 miliardi in un anno).Il commento si Stefano Cingolani su Il Sussidiario.

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