Teheran sceglie di reprimere una gioventù liberata

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Teheran è in fiamme, l'Occidente se ne disinteressa

L’Iran, con la sua lunga storia e la sua identità fiera, dovrà imparare a vivere con questa generazione che vuole essere libera. Anche se questo non dovesse accadere oggi, chi può credere che le ragazze liberate, spinte a ribellarsi dalla morte della giovane Mahsa Amini, rientreranno obbedientemente nei ranghi sotto i colpi dei manganelli? I mullah hanno per le mani un bel problema. Il commento di Pierre Haski sul settimanale Internazionale

 

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Italia non protagonista

«Le posizioni degli Stati che hanno siglato l'accordo sono diverse perché in questa situazione diversi sono gli interessi. E poi c'è un problema più generale: non abbiamo più leverage sugli iraniani, non siamo stati in grado di salvare l'accordo sul nucleare in questi mesi, cosa può proporre, concretamente, l'Europa all'Iran adesso? Non siamo più molto credibili», dice un ex diplomatico italiano con una profonda conoscenza del dossier, molto critico con le ultime decisioni europee: «A Teheran l'Unione europea ha promesso di tutto e non ha mantenuto nulla». Il commento di Francesco Maselli di su Linkiesta.

L'Italia nel pantano non solo a causa del grillino Di Maio

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Gli Usa contro l'Iran, i rischi di guerra aumentano

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Attenzione, i contagi potrebbero diventare epidemia. E nel frattempo tutti gli occhi restano fissi su Teheran, su quale risposta, in aggiunta alla «libertà nucleare», che l’Iran vorrà dare alla morte di Soleimani. Sarà una risposta da guerra totale, oppure una serie di gesti ostili, necessari sul fronte interno ma non irrimediabili nel braccio di ferro con il Grande Satana? Trump aspetta, e intanto prova a disegnare una strategia. Il commento, avvertito, di Franco Venturini sul Corriere della Sera.

L'Iran, grazie a Trump, protagonista sulla scena mediorientale

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