Da Eltsin a Putin, diario della parabola russa

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L'ascesa di un uomo del Kgb e al Cremlino si insedia Putin

Nel novembre 1989 cade il muro di Berlino è ancora un giovane ufficiale del Kgb. Dieci anni dopo, nel dicembre 1999, Boris Yeltsin lo propone come suo successore. Al ventesimo anno di presidenza Putin, rispetto al disfacimento del 1991, la nuova influenza politica della Russia in Europa e nel mondo. L’opinione pubblica internazionale e i leader dei grandi Paesi danno progressivamente a Putin una crescente apertura di credito. I media mondiali registrano positivamente l’evoluzione con un misto di ammirazione e di diffidenza. Le considerazioni di Vincenzo Scotti, ex nostro ministro dell'Interno.

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Denuncia di Hrw: i russi hanno compiuto un massacro nel Mali

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Ecccidi non solo in Ucraina, anche in Mali

La giunta golpista di Bamako ha sottoscritto un accordo da dieci milioni di dollari al mese per mettere al proprio servizio la società militare privata Wagner Group, un’entità molto discussa che sarebbe direttamente collegabile agli assetti tattici del Cremlino, usata per il lavoro sporco (come attualmente in Ucraina) e per operazioni ibride di influenza. Mosca nega ogni collegamento. Il commento di Emanuele Rossi sul sito su Formiche.

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L’ombra di Schröder sull’accordo tra Putin e Scholz

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Al Cremlino c’è, da quasi un ventennio, un personaggio molto diverso da Krushev (...) L'Europa non giudica prioritario l'ingresso dell'Ucraina nella Nato e lo schieramento di armi occidentali al confine russo. Poche ore dopo è stato Putin a cominciare – o almeno inscenare – il ritiro delle forze russe dal confine ucraino. Il commento di Nicola Berti su il Sussidiario.

La Germania riesce a bloccare Putin?

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