Italia, 10 miliardi di euro da trovare

Ue, governo nuovo a Bruxelles e vecchi problemi per l'Italia. Dove trovare 10 miliardi?

Come si può pensare che con una stretta monetaria, Paesi come Francia e Italia possano realizzare una politica di bilancio anch’essa restrittiva senza provocare una recessione? L’unico modo per evitarlo è concordare politiche di rientro soft. In base alle regole della”nuova governance europea”, i Paesi sottoposti alla procedura d’infrazione saranno tenuti a ridurre il proprio deficit dello 0,5% all’anno, in un orizzonte di medio periodo. Come si può pensare che con una stretta monetaria, Paesi come Francia e Italia possano realizzare una politica di bilancio anch'essa restrittiva senza provocare una recessione? L'unico modo per evitarlo è concordare politiche di rientro soft. In base alle regole della"nuova governance europea", i Paesi sottoposti alla procedura d'infrazione saranno tenuti a ridurre il proprio deficit dello 0,5% all'anno, in un orizzonte di medio periodo. Il commeto di Stefano Cingolani su Il Sussidiario.

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Italia, la manovra correttiva prima delle Europee

Ci sarà una manovra correttiva? C'è chi scommette di sì prima delle europee

La crescita italiana è rimasta pressoché nulla negli ultimi mesi del 2023 frenata dalla restrizione monetaria, dai prezzi energetici ancora elevati e dalla debolezza della domanda estera”, scrive l’ultimo bollettino della Banca d’Italia. Parlando all’Abi il Governatore Fabio Panetta ha detto che l’inflazione è sotto controllo; non solo, sta scendendo anche più rapidamente del previsto: l’aumento dei prezzi si ridurrà all’1,9% quest’anno rispetto al 5,9% del 2023, l’inflazione di fondo (cioè senza energia e alimentari freschi) scenderà al 2,2% e sotto quota due l’anno successivo, quindi l’obiettivo della Bce verrà centrato e forse ancor prima delle attese. Facendo uno più uno la conclusione è che bisogna allentare la stretta monetaria. Il commento di Stefano Cingolani su il Sussidiario.

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Il governo Meloni deve trovare trenta miliardi

Cara Meloni, luna di miele finita, adesso trova 30 miliardi di euro!

Il Governo va in vacanza sparando le ultime cartucce dell’ottimismo auto-celebrativo: la delega fiscale è la più grande riforma in mezzo secolo, ha sentenziato Giorgia Meloni; solo che se ne capirà la portata concreta tra un paio d’anni, intanto è già chiaro che sarà costosa e mancano le risorse non solo per la mitica flat tax, ma persino per eliminare un’aliquota contributiva. Lo dice con gran sincerità il viceministro Maurizio Leo che sta lavorando al rompicapo fiscale. Intanto oggi l’ultimo Consiglio dei ministri prevede un fritto misto dall’alto valore sociale come i taxi per gli sballati delle discoteche: lo dice, forse tra il serio e il faceto, Matteo Salvini che si occupa anche di aumentare gli stipendi per la società del Ponte. Sia chiaro è sempre un bene mandare la gente in vacanza con auguri di un meritato riposo.Ancor più quando si prevede una difficile ripresa. Il commento di Stefano Cingolani su Il Sussidiario.

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