La prima simulazione di voto elettronico in Italia

La prima simulazione di voto elettronico in Italia

Al voto per le Europee. Finalmente si cambia? Al via una sperimentazione

Il suffragio digitale avrebbe dovuto vedere luce alla tornata elettorale del 12 giugno 2022. Ma l'esecutivo guidato da Mario Draghi. preoccupato dall'acuirsi delle minacce informatiche a causa dell'invasione dell'Ucraina, posticipa la prova di un anno. Ora, però, il 2023 volge al termine. E occorre spendere i soldi. Lo ammette lo stesso Viminale: "Le risorse stanziate per la predetta sperimentazione, pari a un milione di euro, devono essere tassativamente utilizzate entro l'anno 2023". Motivo per cui, dieci giorni prima di Natale, chiama alle urne un numero ristretto di cittadini italiani che risiedono all'estero. Nello specifico, quelli delle circoscrizioni di Londra, Stoccolma, Monaco di Baviera e Charleroi, in Belgio. Attraverso i bandi pubblici del dicastero guidato da Matteo Piantedosi, Wired ha potuto ricostruire il lavoro per realizzare la prima versione della piattaforma di voto elettronico, il portale E-vote. Il commento di Luca Zorloni su Wired.

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