Con il taglio dei parlamentari non si va da nessuna parte

Con il taglio dei parlamentari non si va da nessuna parte

Marco Damilano direttore de L'Espresso: ''Questo referendum 2020 sul taglio dei parlamentari mi sembra abbia lo stesso valore: si vota su un aspetto in apparenza marginale e scontato, portare i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200, e con tutti i principali partiti schierati ufficialmente per il Sì a un cambio della Costituzione che è stato votato dal 97 per cento dei deputati nell’ultima votazione della Camera. Fino a qualche settimana fa il referendum sembrava un passaggio scontato: chi avrebbe potuto immaginare che qualcuno si sarebbe opposto a una scelta così banale? Ecco il primo merito di chi come noi si è schierato per il No. Senza qualcuno che dicesse No, il referendum sarebbe passato in silenzio, i sostenitori del Sì non hanno fatto campagna elettorale. Il taglio del 36,5 per cento dei parlamentari, il cambio della Costituzione, sarebbe stato approvato con un plebiscito, senza discussione. Uno scenario da brivido''.

Referendum, i politici hanno grande paura della crescita del No

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