I laburisti britannici indicano al Pd la via della vittoria

I laburisti britannici indicano al Pd la via della vittoria

L'Inghilterra al voto anticipato! Rischi per Sunak

In Gran Bretagna si voteeà il 4 luglio. e quella del leader laburista Keir Starmer è la vittoria più annunciata del mondo, almeno secondo i sondaggi. Non si vede cosa possa arrestare il vento che soffia nelle vele del Labour party, che dopo quattordici anni dovrebbe proprio tornare al governo di un Regno Unito molto malmesso – dopo l'era orribile di Boris Johnson che il suo blando successore Rishi Sunak non ha saputo archiviare (...) Era chiaro il fallimento di Suniak e l'avvento di Starmer, del quale va messo in evidenza un punto politico forte che egli ha in comune con la grande stagione laburista di Tony Blair. E cioè l'assillo di fare del Labour un autentico partito della Nazione, un termine in voga nei primi anni Duemila quando si trattava di dar vita al Partito democratico e poi ripreso qualche anno dopo da Matteo Renzi che ne era il leader. Un partito cioè in grado di rappresentare e di comporre interessi sociali e territoriali diversi (su quest'ultimo punto è significativo che il Labour possa diventare il primo partito in Scozia, per dire) puntando soprattutto a un obiettivo che alla sinistra italiana di oggi non entra in testa: la produttività, premessa della crescita. Il commento di Mario Lavia su Linkiesta.

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