La carta di Putin per vincere in Ucraina si chiama Trump

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Putin si gioca la carta Trump, così potrà vincere la guerra

Le prime dichiarazioni di Trump, «risolverei la guerra in Ucraina in un solo giorno», confermano le aspettative del Cremlino, perché la frase è da intendersi come “risolverei la guerra in Ucraina in un solo giorno, smettendo di aiutare Kyjiv”. Trump darebbe il via libera a Putin in meno di ventiquattro ore, su questo per la prima volta l’ex presidente non ha detto una bugia, e poi smantellerebbe la Nato per consentire al Cremlino la successiva fase di conquista imperialista degli ex paesi appartenenti all’ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

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Macron è il miglior alleato della Meloni. E viceversa

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Francia e Italia devono fare la pace

La realtà è di una semplicità disarmante: Macron è il miglior alleato della Meloni, così come la premier italiana lo è del presidente francese. Tutto il resto sono amenità e chiacchiere da bar sport, sia detto con massimo rispetto. Vediamo di spiegarci meglio, cominciando dal lato italiano (...) Meloni vince le elezioni come nessuno ha saputo fare a casa nostra dopo Berlusconi nel 2008, portando a casa un successo netto per la coalizione e un trionfo per il suo partito. Siccome però governare è tutta un'altra (...) In pochi mesi a Palazzo Chigi ne vede le complessità, le trappole e le insidie, a cominciare da quelle, difficilissime da maneggiare, insite nelle relazioni internazional  C'è un presidente giovane (Macron è del 1977, esattamente come la Meloni) figlio purissimo dell'establishment parigino, capace di respingere con vigore l'assalto della destra francese per ben due volte (relegando la Le Pen al ruolo di eterna sconfitta) e capace di spingere verso nuova vita un pianeta "liberal" in forte crisi d'identità. Impegnato su dure battaglie di riforma dentro i confini nazionali, Macron ha bisogno come il pane di alimentare una centralità francese sulla scena internazionale. Come la Meloni ha bisogno del presidente francese. Il commento di Roberto Arditti sul sito Formiche.
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Il patriottismo di chi pretende applausi per gli autogol

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La Meloni deve imparare ancora molte cose

La realtà è quasi sempre molto più banale di qualunque analisi politica. A dispetto dell’abusata citazione, tutti i politici pensano alle prossime elezioni, fosse anche solo per la ragione che, perse quelle, delle prossime generazioni non avrebbero comunque modo di occuparsi (...) La Meloni sta pensando ai problemi di casa nostra, alle europee del 2024 quando il Ppe potrebbe costituire una nuova maggioranza, sostituendo socialisti e liberaldemocratici con il gruppo conservatore-sovranista di Meloni e dei populisti polacchi. Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

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