La premier Meloni ha gettato la maschera!

Meloni double face, giù la maschera!

Le parole con cui sabato, dalla conferenza stampa del G7, Giorgia Meloni ha commentato l’aggressione di un deputato dell’opposizione da parte di numerosi esponenti della maggioranza e del suo stesso partito, nel bel mezzo dell’aula, avrebbero meritato maggiore attenzione. Si tratta di quarantacinque secondi che vi invito ad ascoltare per intero. Per chi se li fosse persi o avesse letto solo le sintesi dei giornali, cominciano così: «Io trovo molto grave che ci siano esponenti della maggioranza che cadono nelle provocazioni. Prevedo che le provocazioni aumenteranno. Penso che i cittadini italiani si debbano interrogare su quale sia l'amore che hanno per la loro nazione esponenti politici che cercano di provocare per ottenere un risultato come quello che hanno ottenuto dileggiando membri del governo, cercando di occupare i banchi del governo, proprio mentre gli occhi del mondo sono puntati su di noi». Il commento di Francesco Cundari sul sito Linkiesta.

Leggi tutto...

In Francia cade l’ultimo tabù sull’argine contro Le Pen

  • Pubblicato in Esteri

Francia, Emmanuel Macron sarà un'anatra zoppa?

Il leader dei gollisti Eric Ciotti apre all’accordo con il Rassemblement National di Marine Le Pen. Se confermata – molti nel suo partito, Les Républicains, sembrano decisi a dare battaglia – sarebbe una svolta storica, che metterebbe fine a una tradizione pluridecennale. Quella del barrage contro l’estrema destra da parte dei partiti costituzionali, sempre pronti a unirsi nei ballottaggi pur di tenerla fuori, regola non scritta della Quinta Repubblica ma sempre rispettata, nonostante la crescita inarrestabile degli esclusi. Anche quando, nel 2002, per la prima volta, il Front National guidato dal Jean-Marie Le Pen (padre di Marine) arrivò al ballottaggio delle presidenziali, e la sinistra fu costretta a fare campagna per il presidente uscente, e suo storico avversario: il gollista Jacques Chirac (anche perché al primo turno gli elettori di sinistra, dando per scontato un ballottaggio socialisti-gollisti, portarono oltre la soglia di sbarramento ben quattro liste trotzkiste: ah, le meraviglie del doppio turno!). Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

Leggi tutto...

Green deal, in arrivo 35 miliardi di nuove tasse

Nuove tasse in arrivo per finanziare il New Green. Meloni tace

Che meraviglia, il governo Meloni imporrà 35,3 miliardi di tasse fino al 2028 per finanziare una parte del Green deal tramite un prelievo dalle bollette elettriche degli italiani (ad accorgersene è stato David Carretta, corrispondente di Radio Radicale da Bruxelles). Potrebbe darsi che i 35,3 miliardi saranno spalmati su un periodo di venti anni. Si vedrà. Il governo da parte sua ha poco o nulla da dire. Per ora si registra una posizione imbarazzata se non sconsolata del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, uno che ha sempre più l’aria di passare lì per caso: «Su endotermico e transizione verde, aspettiamo di capire i pareri del nuovo Parlamento europeo e della Commissione dopo il voto di sabato e domenica». Certo è singolare che di tutto questo nessuno sappia nulla. Per di più a pochi giorni dal voto europeo. Si chiamano tecnicamente «oneri aggiuntivi», ma si capisce meglio se si dice: tasse. 

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .