Lettera aperta all'ing. John Elkann

Caro ing. John Elkann,

tuo nonno è certamente arrabbiato, molto arrabbiato, con te. E ha tutte le regioni. Tu non ti interessi delle sorti della Juventus, nè di quelli della Ferrari. E nemmeno dell'Italia. A te interessano altre questioni. Tu fai altre considerazioni. È vero che tu sei un italiano anomalo. Non caso sei nato negli Stati Uniti. A New Yok. Al grande avvocato non sarebbe affatto piaciuto il tuo atteggiamento nei confronti di Torino, dell'Italia, della Juventus e della Ferrari.

All'avvocato non sarebbe piaciuto il tuo disinteresse per il suo giocattolo preferito (la Juventus, in primis). «Ciò che va bene per la Fiat, va bene per l’Italia» (la frase attribuita a Gianni Agnelli, è stata poi parzialmente smentita dallo stesso durante un’intervista di Gianni Minoli a Mixer, affermando: «Quello che è male per Torino è sempre male per l’Italia»).

Affermano in Fiat: «Nella nostra storia non abbiamo mai avuto nessun bisogno di avere lo Stato nel nostro capitale. Gli Stati entrano nelle imprese quando vanno male e Stellantis va molto bene». Parola del presidente di Stellantis John Elkann, che alcuni mesi fa aveva risposto così a proposito di un eventuale ingresso dello Stato italiano attraverso Cdp. Nonostante l’azienda non abbia mai avuto la necessità di far entrare lo Stato italiano nel suo capitale, diverse forme di sostegno pubblico sono affluite a Fiat e, successivamente, a Stellantis, la società nata dalla fusione di Fca con la francese Psa.

Ha scritto Calcio e Finanza il 26 novembre 2023: "Secondo una analisi di Federcontribuenti del 2012, dal 1975 la società «ha ottenuto dallo Stato italiano l’incredibile somma di 220 miliardi di euro tra varie casse integrazioni, prepensionamenti, rottamazioni, nuovi stabilimenti in gran parte finanziati con risorse pubbliche e contributi statali sotto varia forma». Contributi diretti a un gruppo come Fiat, che al suo massimo dava lavoro a 190mila dipendenti (oltre a un indotto almeno doppio), produceva in 188 stabilimenti ed esportava made in Italy in almeno 50 paesi. Il baricentro tuttavia si è spostato con gli anni sempre più lontano dall’Italia, ma gli interventi statali non si sono fermati, considerando ad esempio linea di credito da 6,3 miliardi concessa durante la pandemia con garanzia Sace, che poi è stata restituita anticipatamente nel 2022. Tuttavia, la produzione non ha ancora raggiunto i livelli pre-Covid, e il gruppo ha licenziato quasi 8.000 lavoratori dal 2021. Secondo alcune analisi, l’Italia è diventata meno centrale nella produzione dopo la fusione. Nonostante ciò, il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, ha chiesto nuovi sussidi, mentre il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha sottolineato che gli incentivi precedenti sono stati utilizzati principalmente per auto prodotte fuori dall’Italia».

Caro John ricordi che miliardi di euro sono stati fatti dono, negli anni, alla galassia Fiat. All'avvocato non sarebbe piaciuto il tuo attegiamento nei confronti dell'Italia, della Ferrari e della Juventus. Adesso, addirittura avete abbandonato il Paese, inseguendo altri obiettivi che non sono quelli che possono recare benefici al Belpaese.

I tifosi della Ferrari sono inviperiti, così come quelli della Juventus.

A proposito, come mai non avete cacciato Massimiliano Allegri? Perchè avete lasciato andare via Paulo Dybala, regalandolo alla Roma, un avversario della Juventus? Perchè avete cacciato Cristiano Ronaldo che i suoi 101 gol li ha fatti? Perchè avete preso Paul Pogba, pur sapendo che era calcisticamente finito?

Oggi la Vecchia Signora ha rimediato l'ennesima brutta figura contro un modesto Frosinone. Che però ha saputo dimostrare di poter comperere ad armi pari con l'armata Brancaleone targato Allegri! Che pena! Che sofferenza per le migliaia di tifosi che hanno gremito gli spalti dell'Allianz Stadium torinese. Certo un 3 a 2 all'ultimo secondo li ha resi contenti, ma... che sofferenza! Che brutta figura!

Io non mi intendo di tattiche ma considero che tutte, ma proprio tutte, le scelte della vecchia dirigenza, ma anche di quella attuale, sono state profondamente sbagliate. Cerco di interpretare il sentimento profondo dei tifosi.

Si possono commettere degli errori. E di errori a Torino, negli anni, ne sono stati compiuti tanti. Qualcuno è stato indicato. Errare è umano. Chi non commette errori? Il fatto è che perseverare è davvero diabolico. Ed è il caso della sommatoria degli errori commessi dalla dirigenza juventina negli ultimi anni. Decisioni assurde che hanno determinato un netto peggioramento della già difficile situazione gestionale con la conseguendella squadra bianconeraza che la Juve si è beccata una prima penalizzazione nella classifica, poi revocata, poi nuovanente sanzionata con l'aggiunta dell'esclusione dalle coppe europee. Un'onta per la schiera di decine di milioni di tifosi.

Una squadra ''milionaria" (per le retribuzioni dei suoi calciatori) ha saputo rimediare figuracce ''barbine" contro compagini di bassa classifica come Empoli, Udinese, Verona e Frosinone come può aspirare ad rientrare in Europa? Ammettendo in linea generale che riesca a rimanere agganciata ai primi posti della classifica del nostro campionato, come potrà solamente pensare di potere competere con Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Psg, Bayern Monaco, Manchester United o City, Tottenham o Chelsea?

A Torino si illudono.

Vincere per 3 a 2 all'ultimo secondo nella gara con il Frosinone non può essere un grande risultato di cui andare fieri. Allegri dovrebbe vergognarsi.

Sarebbe doveroso che John Elkann, per primo, poi Massimiliano Allegri, per ultimo, ammettessero di avere commesso una serie incredibile di errori e che ne traessero le conseguenze. L'uno dovrebbe incaricare Cristiano Giuntoli di prendere per mano la squadra e decidere il da farsi, con obiettivi credibili. Imitare l'operato di società gestite assai meglio (Inter, Milan, Atalante e Bologna) a agire di conseguenza. Prima operazione, cacciare un allenatore ormai non più all'altezza del ruolo di allenatore di una grande squadra che si porta con se un esercito di tifosi delusi, profondamente delusi, per prestazioni francamente al di sotto di ogni pur prudente aspettativa. I tifosi non pretendono che vinca il prossimo campionato, ma che le prestazioni della squadra siano di ottimo livello. I soldi John Elkann ce li ha, non li butti dalla finestra (come negli ultimi anni ha fatto, con la complicità di Allegri), si affidi a chi capiusce di calcio.  Magari come tecnico punti su Thiago Motta in sostituzione di un sorpassato Allegri. Quest'ultimo avrebbe dovuto dimettersi assumendosi la responsabiltà della disfatta, perchè di questo si tratta. Meglio di Allegri sarebbe stato anche Pirlo. Che avrebbe preteso anche uno stipendio più basso e forse avrebbe conseguito risultati migliori. Con Massimiliano Allegri, con l'ultimo Allegri, i risultati sono stati francamente sconcertanti e i tifosi sono profondamente delusi, con tante ragioni. Il rischio è che il prossimo anno, stando così le cose, all'Allianz Stadiun si farà fatica ad avere qualcuno disposto ad acquistare un abbonamento.

John Elkann, pensaci!

Un tifoso profondamente deluso

Marco Ilapi, 25 febbraio 2024

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