Le casse sono vuote. Il governo prepara una patrimoniale?
- Scritto da Ugo Pilia

Il Governo italiano ha deciso di non posticipare le scadenze fiscali di fine luglio. La decisione è apparsa a molti “singolare” perché il lockdown in Italia è stato particolarmente duro e perché le misure di sostegno a fondo perduto sono state largamente inferiori alla media europea. Posticipare a settembre avrebbe permesso ad attività che hanno riaperto da poche settimane di cercare di recuperare parte del reddito perso nei mesi di chiusura totale. Chi dovrà pagare le tasse è in molti casi in condizioni di salute economica molto grave oppure è appena uscito dalla convalescenza. Il mancato posticipo è punitivo per intere categorie di lavoratori con redditi al lumicino o assenti da molti mesi. Oltretutto una dilazione di due mesi avrebbe avuto qualche effetto positivo sui consumi. Il commento di Paolo Annoni su Il Sussidiario.