Più libri più liberi spiega le vele

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Al via Più libri più liberi - Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, l'appuntamento culturale più importante della Capitale riservato all'editoria indipendente, promosso e organizzato dall'Associazione Italiana Editori (AIE) nella sede del Roma Convention Center La Nuvola dell'Eur. Il tema scelto per questa edizione è Perdersi e ritrovarsi. Allargare gli orizzonti, spingersi non solo oltre i confini del mondo che ci circonda ma anche di quelli del Sé è tema della lettura che la Fiera dei piccoli e medi editori promuove come processo di liberazione e di crescita. E proprio del ritrovare la propria strada discuterà, nella prima giornata, il grande intellettuale Paul B. Preciado, in dialogo con Chiara Valerio, in un incontro dal titolo Godersi le metamorfosi (ore 19.00 Spazio Rai).

Tantissimi gli ospiti italiani e internazionali che, nei cinque giorni della Fiera, parteciperanno a oltre 600 appuntamenti tra presentazioni, dibattiti e letture. Molti gli incontri della giornata inaugurale, Ernesto Assante dialogherà con Neri Marcorè nell'incontro Il cantattore (ore 16.00, Arena Robinson). In arrivo da Londra Justin Hancock, saggista ed esperto di educazione sessuale, nell'appuntamento dal titolo Esercitare il consenso come pratica di libertà in dialogo con Monica Martinelli, Lorenzo Gasparrini, Emilia Zazza e con le illustrazioni di Fuchsia MacAree (ore 14.30, Sala Nettuno).

Nello Trocchia presenterà il libro Pestaggio di Stato, insieme a Gabriella Stramaccioni, Marco Bocci e Armando Sciotto Chicoria (ore 18.00, Spazio Rai), mentre di autonomia, indipendenza e del ruolo politico dell'editoria italiana discutono e raccontano Marino Sinibaldi e Gian Arturo Ferrari, in Editoria portami via (ore 18.30, Sala Antares). Martina Castigliani parlerà del volume Libere. Il nostro NO al matrimonio forzato, in un dialogo con Elly Schlein, Karima Moual, Tiziana Dal Pra, Cinzia Monteverdi e la moderazione di Bianca Berlinguer (ore 19.00, Sala Luna).

Monica Cirinnà e Anton Emilio Krogh racconteranno il loro romanzo La forma del cuore con Enrico Lo Verso e Vladimir Luxuria (ore 18.00, Sala Vega). E poi ancora Omissis – Graziella De Palo: una storia italiana, il podcast originale di Radio3 di Loredana Lipperini (ore 11.00, Auditorium).

Per i più giovani già nella mattina l'incontro molto atteso con Pera Toons, fumettista amatissimo da ragazzi e ragazze, che torna con il libro, Ridi a creepypelle (ore 10.30 Sala Luna); scienza e scienziati come promotori di superamento dei confini saranno i protagonisti del dialogo tra Licia Troisi e Letizia Scacchi de La Scienza Coatta I meme e la scienza (ore 11.45, Sala Luna). Poi, l'appuntamento in cui Salerno Editrice e Limes incontrano le scuole con la presentazione del libro P. Putin e putinismo in guerra con l'autrice Orietta Moscatelli in dialogo con Lucio Caracciolo e Laura Canali e letture di Francesco Siciliano (ore 12.30, Auditorium).

Alla libertà di espressione e al potere dei social media è dedicato l'incontro: Come conciliare lotta a hate speech e fake news e libertà di espressione sul web con Federico Mollicone e Antonio Nicita, moderato da Fabio Martini e introdotto da Ricardo Franco Levi (ore 14.30, Sala Antares), mentre sul rapporto tra i giovani e le imprese sarà l'appuntamento, a cura di Confindustria in collaborazione con AIE, A scuola d'impresa, con Antonio Alunni, Alessandro Rosina, Antonio Calabrò, Paolo Tartaglino, Sara Loffredi, Antonello Giannelli e Giovanni Brugnoli, modera Manuela Perrone (ore 13.30, Sala Luna)

Nella giornata inaugurale anche l'attesa Finale della settima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, presentato da Alessandro Barbaglia (ore 14.00, Auditorium). Sempre durante la prima giornata, la quarta edizione del Premio Letterario Sportivo Invictus 2023 sarà presentata da Fabio Del Giudice, Mario Salvini, Davide Tizzano, Sandro Fioravanti, Elisabetta Caporale, Elena Pantaleo, Gabriele Brocani e Giovanni Di Giorgi (ore 12.15, Sala Polaris).

Torna il Business Centre, al Piano Forum, l'area ad uso esclusivo degli operatori professionali italiani e internazionali interessati a dialogare con gli espositori. Ampio e ricco il programma professionale in Sala ALDUS, con un totale di 27 incontri. Un'occasione unica per discutere dei confini che si dissolvono nell'era contemporanea, della dimensione internazionale del fare editoria e di come le tecnologie stiano cambiando consumi, prodotti e mondi narrativi. Il programma è il frutto del lavoro condotto da un anno in AIE: i corsi di aggiornamento e formazione, i temi affrontati dal Giornale della libreria, le presentazioni sull'andamento del mercato e i convegni, le collaborazioni con Bologna Children's Book Fair, ICE Agenzia, Lucca Comics & Games. Ad apertura degli incontri, domani 7 dicembre ci sarà la presentazione dell'indagine sull'andamento del mercato a un mese dal Natale dal titolo Come finirà questo 2022. Un anno che speravamo normale con gli interventi di Diego Guida, Ricardo Franco Levi, Alessandro Monti e Giovanni Peresson con la moderazione di Paolo Conti (ore 12.00, Sala Aldus).

A un nuovo modo di comunicare la lettura è invece dedicato l'incontro Il potere del passaparola digitale per il mondo dell'editoria e della cultura con Lucia Borgonzoni, Matilde Becatti, Onofrio Cutaia, Luana Lavecchia, Annamaria Malato, Sara Scarafia e Cristina Mussinelli, a cura di TikTok e in collaborazione con AIE (ore 15.00, Sala Aldus).

Sul web la Fiera è presente con il sito www.plpl.it e con l'attività sui principali social network. L'hashtag ufficiale della manifestazione è #piulibri22. Da quest'anno è aperto anche il canale TikTok, digital partner della fiera, con video e contenuti extra. Disponibile anche l'app della manifestazione e la Più Libri TV che permetterà agli utenti di seguire gli eventi più importanti della fiera sia live che on demand.

Patrizia Lazzarin, 7 dicembre 2022

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Diritti civili e no, le ambiguità di Matteo

L’Italia si è spaccata sulla proposta di legge Cirinnà. Certo che ci voleva l’impreparazione di una classe politica che tutto sa fare meno che gli interessi di un grande Paese. Non è il caso di discutere sull’ammissibilità di concedere tutta una serie di diritti alle cosiddette coppie di fatto, sia etero sia omosessuali. E’ evidente che se due persone scelgono di vivere insieme, more uxorio, come marito e moglie, come marito e marito, come moglie e moglie, è giusto specificare che se uno dei conviventi finisce all’ospedale, l’altro (l’altra) abbia il diritto di andare a trovarlo(a), assisterlo(a), ecc. Come anche il diritto agli alimenti,  alla pensione di reversibilità e altro. Che però si pretenda di considerare come famiglia  le nuove unioni ce ne corre. Sarebbe stato preferibile seguire un altro percorso. Ristrutturare l’istituto referendario. Renderlo più snello. Non imbragarlo con inutili lacci e lacciuoli. Chiedere, come regolarmente si fa in Svizzera, agli italiani cosa ne pensano di un determinato aspetto della nostra vita. Se le tasse sono troppo alte. Se gli stipendi dei  parlamentari sono adeguati o meno (è evidente la provocazione: per quello che deputati e senatori fanno, un terzo degli attuali stipendi sarebbe già grasso che cola …), se i voltagabbana possono impunemente rimanere in Parlamento nonostante il palese voltafaccia che fanno al proprio elettorato, introducendo l’istituto del recall, se gli italiani desiderano che il figliastro possa essere adottato dal partner, se le tutele per i lavoratori sia pubblici che privati debbano essere ridotte, ecc. Un Parlamento squalificato come quello attuale, un premier non indicato dal corpo elettorale come Matteo Renzi, una Corte Costituzionale assolutamente inadeguata come quella che per lunghi mesi se non anni era a ranghi ridotti, come una squadra di calcio che anziché giocare in 11 gioca in 8, non possono legiferare su temi delicati come la riforma elettorale, quella costituzionale e in materia di lavoro. Un presidente della Repubblica in regime di prorogatio, palesemente stanco, che affida ad un ragazzino ex boy scout di Firenze le sorti di un Paese sfiancato da una crisi economica epocale, non si è visto in nessun angolo dell’orbe terracqueo. In Spagna non si riesce a formare un governo. Si va a nuove elezioni. Così si è fatto in Israele. Così si farà assai probabilmente anche in Irlanda. Questo Parlamento avrebbe dovuto avere il mandato da Giorgio Napolitano esclusivamente di approvare la riforma elettorale e basta. Poi elezioni democratiche. Il Quirinale ha, invece, favorito, l’occupazione abusiva di ogni posto di potere, economico e politico, da parte di una truppa di fedelissimi delle Leopolde renziane. Mancherebbe che l’amico di una vita di Matteo Renzi, ossia Marco Carrai, andasse pure ad occupare il posto dello 007 di Palazzo Chigi. In definitiva, il ragazzo di Rignano sull’Arno, ottimamente rappresentato dal comico Maurizio Crozza, dimostra di essere antidemocratico e di non perseguire il bene del Paese. Di tutto il Paese, non di una parte sola.

Marco Ilapi, 18 marzo 2016 

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Unioni civili, l'ennesimo stop che irrita il premier

La legge Ciinnà sulle unioni civili ha avuto un improvviso stop. Colpa del Pd? Colpa del M5S? Certamete di ambedue i gruppi.Ora non resta che fare con serietà e chiarezza ciò che andava fatto molto tempo fa: un confronto serrato all’interno del Pd e della maggioranza per decidere una linea (se necessario attraverso una mediazione che oggi appare certo irritante ma che dovrebbe essere naturale in una coalizione come in una forza politica) e per portarla avanti e fino in fondo con coraggio. Mettendoci la faccia. L'editoriale di Mario Calabresi su la Repubblica.

Diritti civili, il ritardo dell'Italia

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