Il primo nemico dell’Occidente è l’Asse dell’Irrazionale

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La Russia chiede ''moderazione''' ad Israele. Da che pulpito!

Tra le notizie più rappresentative dell’epoca che stiamo vivendo va senz’altro annoverata la dichiarazione sulla crisi in Medio Oriente pronunciata ieri dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Marija Zacharova, per esortare tutte le parti coinvolte a «mostrare moderazione». Dichiarazione già di per sé abbastanza grottesca, considerato il pulpito, e a maggior ragione considerato il tempismo, nel giorno in cui è stato diffuso il video registrato da un drone in cui l’esercito russo, nel Donetsk, fucila sedici soldati ucraini che si erano appena arresi (...) È stato rivelato che un gruppo di influencer di estrema destra aveva ricevuto finanziamenti da personaggi legati ai media statali russi», per cifre che arrivavano fino a centomila dollari a settimana (loro si sono difesi dicendo che non sapevano che i loro così generosi finanziatori fossero legati alle autorità russe). Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

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La grande scoperta della Meloni trumpiana

Continua l'equivoco, la Meloni non sceglie perchè non vuole

Da giorni diversi quotidiani, non solo italiani, dedicano articoli più o meno costernati all'inaspettata scelta di Giorgia Meloni, che oggi sarà a New York per l'Assemblea generale dell'Onu e dovendo ricevere un'onorificenza dall'Atlanti Council ha deciso di farsela consegnare, pensate un po', dal suo grande amico Elon Musk. L'uomo che ha trasformato Twitter, ora X, nella sentina di tutte le peggiori follie estremiste e il suo personale account in quello del più scatenato propagandista trumpiano (tanto da essere finito perfino sotto indagine dei servizi segreti per un tweet, poi cancellato, in cui si domandava come mai nessuno attentasse alla vita di Joe Biden e Kamala Harris). Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

 

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Riconferma di Von der Leyen e doppia sconfitta di Meloni

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Gira e rigira la Meloni ha fatto flop!

Ursula von der Leyen è stata rieletta alla guida della Commissione europea con una maggioranza ben più consistente di quella ottenuta nel primo mandato, grazie in particolare all’ingresso dei Verdi, e senza i voti di Fratelli d’Italia, che pure hanno tenuto le carte coperte fino all’ultimo, evidentemente nell’illusione di riuscire a strappare chissà quali concessioni. O forse semplicemente nel disperato tentativo di non far capire troppo chiaramente che l’unica alternativa rimasta loro era tra accordarsi e isolarsi (...) La serena fermezza rivendicata da Meloni in un video, a dirla tutta, contrastava non poco con una certa carenza di fiato che ne appesantiva l'eloquio, apparentemente non così rilassato. La dichiarazione più illuminante resta comunque quella affidata alle agenzie da Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d'Italia e copresidente del gruppo dei Conservatori e riformisti: «Noi restiamo quelli che siamo». AppuntoIl commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

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