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Ars gratia artis Venezia

di Patrizia Lazzarin

Un universo pittorico quello di Alberto Rodríguez Serrano visibile nel palazzo veneziano che ospita il Museo Fortuny, che si avvale dell’immaginazione con una volontà di sperimentazione che si accorda ad una sensibilità musicale. Questa è la prima esperienza espositiva in Italia dell’artista e per di più in un luogo che ha profondi legami con il suo paese d’origine, la Spagna. Giovane pittore, nato a Madrid nel 1988, la critica gli riconosce uno spiccato talento e un virtuosismo pittorico che gli garantiscono anche una significativa presenza sulla scena contemporanea.

Le sue opere partendo dalla pittura classica la superano per unire materia, luce e suono facendo acquisire all’osservatore, una percezione immersiva e sensoriale.

L’esposizione si articola attraverso due tipologie pittoriche: opere realizzate con tecniche “tradizionali”, esposte per l’intera durata della mostra insieme a opere luminescenti mostrate al pubblico dall’artista stesso, visibili nella loro complessità solo in occasione di performance programmate nell’arco dei cinque mesi della rassegna.

I soggetti in mostra spaziano dal mondo animale come il toro, simbolo di forza e metafora della natura primitiva a paesaggi popolati da alberi dalle foglie rosse, segni di resilienza e speranza. Le architetture della serie Aurum, avvolte da un velo dorato, riflettono la vita urbana trasformando la quotidianità in visioni di splendore. In questa esposizione, in particolare, l’artista rende omaggio a Venezia, celebrandone la storia e la bellezza senza tempo.

Serrano instaura un dialogo con l’estetica di Mariano Fortuny palpabile nel palazzo veneziano, tra la sua visione contemporanea del mondo e dell’arte e l’eredità di uno dei grandi maestri del Novecento.

La rassegna è articolata in tre sezioni, legate ai tre temi principali attorno a cui si articola il suo lavoro. La prima è riferita ai tori, considerati in quanto simbolo di forza. “I tori – afferma l’artista – sono animali che hanno origine nella storia più profonda della terra spagnola, della mia terra.”

L’artista li cattura mentre sono in movimento, nel loro stato più puro di vitalità e naturalezza.  Con il suo sguardo penetrante e la sua forma imponente, il toro diventa una metafora della natura selvaggia, di quella forza primordiale e indomita che ci ricorda che la vita è una sfida continua.

I   paesaggi ritratti sono sia quelli naturali sia quelli legati direttamente a Venezia, città con cui Serrano ha un profondo legame e di cui eterna non solo la visibile magnificenza, ma anche la sua anima.  Siamo trascinati nella danza tra le sue luci e le sue ombre, attorno a noi la serenità delle sue acque in contrasto con il trambusto delle sue strade. Queste tele, create in omaggio alla Biennale di Architettura, celebrano la città e misurano il suo inconfondibile fascino e il suo rapporto inesausto tra antico e moderno.

 Aurum, la terza sezione, presenta paesaggi realizzati con foglia d’oro a 22 carati.Fondendo l’immobilità degli elementi con il bagliore celestiale dell’oro, l’opera diventa una metafora che si nutre di modernità e di eternità. Ogni edificio e ogni strada sono avvolti da uno strato d’oro, riflettendo l’essenza della vita urbana e trasformando il quotidiano in una scena di grandezza. Con l’uso della foglia d’oro la città, vibrante e dinamica, si fonde con una luminosità che trascende il passare del tempo.

Il successo internazionale di Alberto Rodríguez Serrano 

La carriera internazionale dell’artista conosce una rapida ascesa tra il 2014 e il 2019, quando inizia a collaborare con prestigiose gallerie e istituzioni private in paesi come Spagna, Italia, Stati Uniti, Cina, Nuova Zelanda, Colombia, Polonia, Porto Rico e Panama. Durante questo periodo il suo lavoro è esposto accanto a quello di artisti come Dalí, Picasso, Tápies e Barceló. Inoltre, nel 2015, la sua opera viene inclusa nella collezione permanente Carmen Cervera al Museo Thyssen- Bornemisza di Madrid. Nel 2017 ha l’onore di presentare personalmente il suo dipinto Pietà a Sua Santità Papa Francesco presso la Casa Santa Marta in Vaticano.

Quest’opera sarà successivamente inclusa nella collezione vaticana, facendo di Serrano uno dei più giovani artisti presenti nella prestigiosa raccolta. Il 17 gennaio 2025, l’Auditorium Comunale “Maestro Padilla” di Almería ospita un evento speciale, una cerimonia carica di emozione e solennità, che unisce il mondo dell’arte e quello della tradizione militare spagnola. In questa occasione Serrano dona una delle sue opere alla Legione Spagnola consegnandola a Sua Eccellenza il Generale di Brigata José Agustín Carreras.

L’esposizione sarà visitabile fino al 5 ottobre 2025.

6 giugno 2025

                                                                  

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