Quotidiano online

Racconti

(La) Prea della mia infanzia

di Giuseppe Priale

A prima vista potrebbe sembrare strano che un toponimo, di chiara matrice ligure, sia presente nell’area occitanica del Chié, parlato nelle alte valli dell’Ellero, Maudagna e Corsaglia. Ma strano non è, se vado con la mente a quando nonna Margherita mi raccontava che una volta gli anziani chiamavano La Peřa il loro paese, mentre la gente di Carnino – che possedeva nei dintorni numerosi castagneti con i relativi seccatoi (scau) e casolari (casià) – lo chiamavano A Prea, secondo la loro parlata ligure-alpina.

Nei secoli passati, infatti, percorrendo l’antica Via del Sale, verso la fine dell’estate, i Carninesi (o Carlinesi) arrivavano per pulire i loro castagneti (runsiò), fare i solchi (badìn, utili per facilitare la raccolta delle castagne nei terreni ripidi), rinnovare le piazzole (arpiàn) con le foglie e gli sfalci, che, raccolti e coperti di terra ai piedi dei castagni (ařbu), assicuravano humus e umidità al terreno. (Simili pratiche sono state ormai quasi del tutto abbandonate).

Finita la raccolta delle castagne, venduta l’eccedenza delle verdi e delle bianche (secche e mondate della buccia), nel tardo autunno facevano ritorno a Carnino con il prezioso alimento. Questa particolare “transumanza” di persone, ad un certo punto, andò via via a diminuire, insieme a quella dei pastori brigaschi (břiasch), fino scomparire del tutto nella seconda metà dell’Ottocento, a causa degli inverni sempre più anticipati e nevosi, tali da rendere difficile o impedire l’attraversata delle Alpi, per far ritorno al paese d’origine.

Al passo delle Saline una croce in ferro ricorda ancora la morte, a 53 anni, di Elisabetta Pastorelli, sorpresa da una tempesta di neve il 3 dicembre 1883 con il suo carico di castagne, quando le mancava poco più di mezz’ora di strada per arrivare a casa in Carnino che si trova a 1400 metri circa sul livello del mare, cioè a 500 metri oltre il limite di crescita del castagno, i cui frutti, con le patate, in passato hanno costituito l’alimento base per la gente di montagna.

8 maggio 2025

LEAVE A RESPONSE

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *