di Antonello Catani
Questo collegamento fra ritrovamento e ritorno al passato potrà apparire arbitrario ad alcuni, mentre l’ipotetica ricostruzione fattane potrà apparire ad altri come l’ennesimo esempio di una fantasia letteraria.
In realtà nulla sarebbe più fuorviante del ridurre la letteratura unicamente a un esercizio di fantasia: oltre che futile, una simile interpretazione sarebbe anche ingenua. Convinti che accadono più cose in terra che in cielo – luogo, quest’ultimo, immerso per definizione in un’olimpica inerzia – noi pensiamo al contrario che l’intima e più ambiziosa vocazione della letteratura sia decisamente più realistica e pragmatica, quali che siano le apparenze o le pur inevitabili defaillances di molti suoi adepti. Armata di nude parole, ricorrendo ora a veri e propri intrecci, ora ad analisi psicologiche, ora a semplici descrizioni, in un certo senso essa salva gli eventi, impedendo che la distrazione, la pigrizia e la noncuranza li facciano miseramente sbiadire assieme ai loro protagonisti. Il lettore noterà come in questa definizione i tradizionali confini fra storia e letteratura in qualche modo scompaiono. Ma se ci si pensa bene, l’unica differenza fra di esse risiede nella loro maggiore o minore corrispondenza a eventi specifici; a parte ciò, entrambe raccontano qualcosa che è accaduto o che potrebbe accadere.
Una letteratura esercitata in questi termini svolge dunque un ruolo pio e benefico, proprio perchè pragmatico e tendente alla conservazione o alla previsione. Questo non vuol dire, naturalmente, che essa sia una dissimulata fotografia e che aborra o non faccia uso alcuno della fantasia. Tuttaltro: puntando sulle sue capacità di auscultatore esterno ma sprovvisto di mezzi per vedere dall’interno gli organi del corpo che intende descrivere, lo scrittore è necessariamente costretto a sopperire con le sue deduzioni – cioè, con un pò di fantasia – all’assenza dei dettagli che gli mancano. Ma se tale attività di deduzione è saldamente ancorata a certi elementi reali e inoppugnabili che, allo stesso modo dello sterco degli animali, permettono di riconoscerne la specie e la direzione dei loro movimenti, qui la fantasia è solo un pizzico di sale per dare più risalto al realismo di quegli elementi. Ma anche quando le situazioni e gli eventi descritti sembrare ancora maggiormente influenzati dalla fantasia, anche lì, tutte le volte che quest’ultima riesce a conferire loro un aspetto esemplare, essa avrà anche proposto un modello per dare ordine e significato ad analoghe situazioni ed eventi reali.
6 maggio 2025
3. Continua