Meloni-Draghi, incontro a Chigi: cosa chiede la Ue a Roma
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Mario Draghi ha presentato un Rapporto sulla competitività, commissionato dalla Von der Leyen, sollevando critiche dalla Germania e da chiunque abbia un occhio attento a non esagerare con i debiti: secondo l'ex premier, i 27 Paesi comunitari dovrebbero fare 800 miliardi di euro di debito comune "per colmare il ritardo dell'Ue" (e l'altro giorno al Parlamento di Strasburgo ha avvertito che "chi si oppone al debito comune è contro la Ue"). Ma per giornali e tv italiani il Rapporto Draghi sarebbe l'ultima spiaggia per salvare l'Unione Europea (...) La manovra “centrista”, auspicata dalle stanze di Bruxelles – ma anche da quelle di Cologno Monzese –, è destinata a restare inefficace finché nel governo siederà Matteo Salvini. Più che un ambasciatore di bon ton, Draghi appare dunque come l’uomo che potrebbe mettere la Meloni davanti a un bivio: o con l’Europa, o con il suo ministro sotto processo. Lo si vedrà quando la Commissione comincerà ad attuare il programma enunciato dalla von der Leyen, basato su difesa (cioè più soldi in armi), sicurezza e sulle principali "raccomandazioni" di Draghi. Ne scrive su Il Sussidiario Antonio Farina.