I numeri di Draghi e Franco decisivi per il nuovo Governo

Qualsiasi sia l'esito delle elezioni, bisogna fare scelte precise e agire rapidamente

“Il Governo (dimissionario, ndr) rimane impegnato nel disbrigo degli affari correnti, nell’attuazione delle determinazioni già assunte dal Parlamento e nell’adozione degli atti urgenti (...) Spetta al nuovo Governo riempire il quadro della prossima legge di bilancio di contenuti (...) Se viene mantenuto un limite all'indebitamento pari al 3,9% del prodotto lordo l'anno prossimo, come previsto nel Def, non ci sarà davvero spazio per scostamenti. Il commento di Stefano Cingolani su il Sussidiario.

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I compiti del futuro governo e Pnrr (da modificare?)

Paese in ginocchio, il nuovo governo avrà immani difficoltà

Il congedo di Mario Draghi è stato amaro e combattivo insieme. L’amarezza traspariva chiaramente dal secco “no” a un eventuale nuovo mandato e dall’orgoglioso bilancio degli interventi contro il caro energia. Il Governo ha stanziato 60 miliardi di euro, pari al 3,5% del Pil, la metà dei quali negli ultimi due decreti (...) Dunque, meglio non sperperare le scarse risorse messe in cassaforte dal Tesoro. Ne scrive Stefano Cingolani su il Sussidiario.

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I tedeschi pronti ad asfaltare i piani di Draghi e Macron

La Germania ha accentrato i fondi richiesti per il Pnrr a sole due filiere produttive ed economico-sociali (nell'ambiente e nel digitale), così la Francia (ad esse ha aggiunto l’inclusione sociale), mentre invece l’Italia li ha dispersi in ben sei filiere, senza aver mai saputo neppure spendere i fondi Ue e ora dovendo articolare con rapidità e sapienza i mille rivoli delle richieste a debito e a sussidio. Il commento del prof. Giulio Sapelli su il Sussidiario.

Attenti alla Germania del dopo-Merkel!

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