La Russia è sempre più legata alla Cina

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Putin, il vassallo di Xi!

«Ho l’impressione che siamo sempre completamente aperti l’uno con l’altro. Siamo in grado di andare d’accordo ed è facile avere un dialogo insieme. Siamo buoni amici». Luogo: Cremlino. Data: 22 marzo. Ma è il 2013. A parlare è Xi Jinping, che ha da poco ricevuto il primo mandato presidenziale ed è il suo primo viaggio all’estero. Ad ascoltarlo Vladimir Putin. Ma sono passati esattamente dieci anni, e trentanove faccia a faccia dopo, il timoniere e lo zar si chiamano «caro amico» diverse volte nel bilaterale più atteso degli ultimi tempi. Il commento di Lorenzo Lamperti su Linkiesta.

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Xi va da Putin, Kishida da Zelensky

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Xi vede Putin e Kishida vola da Zelensky

Era attesa da mesi, alla fine è arrivata oggi la visita del primo ministro giapponese Fumio Kishida in Ucraina per un faccia a faccia con il presidente Volodymyr Zelensky. Kishida è arrivato a Kyiv nel pomeriggio di martedì e si è recato anche a Bucha, la città a Nord della capitale ucraina che è diventata sinonimo di atrocità russe e presunti crimini di guerra. “Questa storica visita è un segno di solidarietà e di forte cooperazione tra l’Ucraina e il Giappone” (...) È la prima volta che un primo ministro giapponese visita un Paese o una regione in cui sono in corso combattimenti dalla Seconda guerra mondiale. È la prima visita in Ucraina di un membro asiatico del G7 e la prima di un alleato degli Stati Uniti nella regione. Il commento di Gabriele Carrer su Formiche

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2023, i leader mondiali e gli errori finora commessi

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La Nato ringrazia Putin, era morta ma ora vive

Il 2023 sarà un anno travagliato e vedrà i leader di tutto il mondo costretti ad affrontare le conseguenze degli errori commessi (...) L'invasione dell'Ucraina è stata il più grande errore degli ultimi tempi e Vladimir Putin passerà la maggior parte del proprio mandato a cercare di gestire le conseguenze di questo fallimentare scivolone. (...) Cina, il crescente totalitarismo di Xi Jinping raggiungerà i limiti della sua efficacia, poiché la recessione del tutto inutile indotta dalla strategia Zero Covid mina la legittimità del governo del Partito Comunista. Con le proteste che si scontrano continuamente con la dura repressione della polizia (...) L'Africa rimane esposta agli shock dei prezzi delle materie prime, come è sempre stato, e alcuni paesi come lo Zambia e il Sud Africa rafforzeranno le proprie istituzioni democratiche, mentre altri, dal Sudan all'Uganda, viaggeranno nella direzione opposta. Il commento di Moisés Naím su LInkiesta.

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