Con Renzi l'Italia sta facendo passi indietro

Siamo nelle mani di dilettanti allo sbaraglio, furbissimi nel fare i propri affari e quelli dei propri parenti vicini e lontani, cinici quanto basta per massacrare di tasse i cittadini e non fornire loro neppure i servizi decenti più elementari. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere di fronte a tale parata di cialtroni. L'editoriale di Piero Ostellino su il Giornale.

L'Italia non cresce per le troppe tasse

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Renzi rottama i nemici e premia gli amici

Ultra settantenni richiamati come “commissari” a 500 euro al giorno, infilati dai partiti nei collegi sindacali, negli organismi di vigilanza e nelle commissioni di gara e concorso. La riforma Renzi-Madia che doveva garantire il ricambio nelle pubbliche amministrazioni è stata svuotata a suon di eccezioni per eludere i suoi stessi divieti e lasciare mani libere alla politica delle nomine. L'articolo di Thomas Mackinson su Il Fatto Quotidiano.

Niente rottamazione per alcuni dirigenti pubblici,anzi...

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Cresce l'astensione, allarme nel Palazzo

La rottamazione si ferma a Roma. L'altroieri ai gazebo sono andati quasi in 40mila e per un voto che lo stesso vice-segretario Guerini ha considerato dall'esito «scontato». Dunque, senza una vera competizione. Il punto però è anche il criterio con cui è stata scelta la candidatura di Alessandra Moretti, designata dal leader come capolista per il Nord-Est per il Parlamento Ue e dopo sei mesi dirottata sul Veneto. Delle due l'una. O Renzi non considera importante l'Europa nonostante i suoi ultimatum a Juncker. O nel partito si ragiona come una volta e i candidati vengono usati alla bisogna, senza alcuna selezione sulla base delle competenze, tant'è che Bruxelles o Venezia pari sono. Così Lina Palmerini su Il Sole 24 Ore.

Pd, flop alle primarie regionali, occorre riflettere seriamente

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