Quel che non si dice di Piazza Affari
- Scritto da Ugo Pilia, Vai a tutti i suoi post ->
Conferma di queste considerazioni si hanno seguendo lo stop and go degli ultimi mesi dei mercati finanziari. Samuelson aveva decisamente ragione. Le borse di mezzo mondo (se non di tutto il mondo) vanno male. Non si avverte la necessità che il direttore del Fmi, Christine Lagarde, e del governatore della Bce, Mario Draghi, confermino quanto le borse da tempo dicono. Il mondo è in grandi difficoltà. D'altronde, che le più importanti istituzioni finanziarie internazionali siano tra le maggiori responsabili della crisi mondiale per non averla prevista e quando è accaduto quel che è accaduto negli Stati Uniti è scoppiata una bomba atomica con prima protagonista Lehman Brothers, ben poco è stato fatto per affrontarla e superarla. La conclusione, il periodo di grande difficoltà potrà dirsi superato allorquando le borse riprenderanno a correre. Non prima. Per restare in Italia, il 21 aprile 2007, il titolo Unicredit quotava euro 7,469. Oggi, dopo aumenti di capitale, sotto quota 3 euro. Per non parlare di Generali, Telecom, Banco Popolare e Tiscali. Devono ripartire gli investimenti privati e pubblici se si vuole invertire la rotta. Jean Claude Juncker se ne faccia una ragione. Così Angela Merkel, Matteo Renzi e Francois Hollande.
Marco Ilapi, 4 aprile 2016
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