Allarme sul “collasso sociale globale”, governi spiazzati

Allarme nel mondo per l'aumento dei tassi di interesse delle Banche Centrali

Negli anni 70, per esempio, non c’era la guerra, non c’erano politiche che imponevano di spegnere risorse energetiche economiche e abbondanti per abbracciarne di scarse e costose, non c’era una rottura che toglieva dai mercati dell’Occidente forniture a basso costo che per due decenni hanno “mascherato” incrementi salariali deboli o nulli (...) L'iperinflazione verso cui ci si rischia di incanalarsi tra conflitti geopolitici, rivoluzioni green e richieste di sostegno all'economia alle banche centrali ha un costo "politico" (...) Gli Stati vengono da un lato chiamati e da un altro si candidano a gestire la "rottura" dell'iperinflazione e della scarsità dell'offerta.Il commento di Paolo Annoni su il Sussidiario.

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Le casse sono vuote. Il governo prepara una patrimoniale?

Il Governo italiano ha deciso di non posticipare le scadenze fiscali di fine luglio. La decisione è apparsa a molti “singolare” perché il lockdown in Italia è stato particolarmente duro e perché le misure di sostegno a fondo perduto sono state largamente inferiori alla media europea. Posticipare a settembre avrebbe permesso ad attività che hanno riaperto da poche settimane di cercare di recuperare parte del reddito perso nei mesi di chiusura totale. Chi dovrà pagare le tasse è in molti casi in condizioni di salute economica molto grave oppure è appena uscito dalla convalescenza. Il mancato posticipo è punitivo per intere categorie di lavoratori con redditi al lumicino o assenti da molti mesi. Oltretutto una dilazione di due mesi avrebbe avuto qualche effetto positivo sui consumi. Il commento di Paolo Annoni su Il Sussidiario.

Le manifeste incapacità di un governo debolissimo

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