Venezia - Parigi": la Croce Rossa sull'Orient Express
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Era il 15 giugno 1864 quando nasceva la Croce Rossa Italiana e fin da subito la sua storia si è intrecciata con la Storia italiana, nei momenti belli, nei grandi eventi, nei disastri. Il treno e le stazioni ferroviarie hanno sempre rappresentato un simbolo della sua azione: dai treni ospedale durante le due guerre mondiali, fino agli hub vaccinali e i centri di screening nelle principali stazioni ferroviarie italiane, durante la pandemia. Da qui il viaggio celebrativo sull’Orient Express, inaugurato questa mattina a Venezia.
Al binario 2, alla stazione Santa Lucia nella città lagunare è arrivato poco prima delle 10.30 il Venice Simplon Orient Express. Comincia da qui il viaggio speciale che celebra i 160 anni della fondazione della Croce Rossa Italiana e della Croce Rossa Francese, destinate ad incontrarsi alla stazione di Paris Gare de L’Est.
Una ricorrenza che diventa un’opportunità per ricordare l’amicizia con la consorella francese, ma soprattutto, per celebrare l’impegno di milioni di volontarie e volontari che in tutta Europa hanno operato sui campi di battaglia, hanno assistito profughi ed educato milioni di ragazzi nelle scuole, come ha ricordato la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, presente alla partenza del viaggio celebrativo.
“Visto che il treno parte dalla nostra Città, questo Venezia – Parigi del 10 settembre diventa un modo per ringraziare anche la Croce Rossa di Venezia, sempre presente sul territorio al servizio della comunità con attività e progettualità legate non soltanto al mondo sanitario, ma anche al sociale”.
La presidente ha sottolineato anche l’impegno della Società sul tema della violenza di genere: “Da qualche anno è nata una collaborazione, con il Cav e la Presidenza del Consiglio. Il 25 novembre viene organizzata una giornata di sensibilizzazione che vede volontari e operatori impegnati in attività ed eventi. Voglio anche ricordare che la Croce Rossa coinvolge le nostre scuole e i ragazzi con le lezioni di educazione civica“. La presidente ha inoltre indicato la presenza, tra le fila della CRI, di molti giovani. “Credo che lo spirito di umanità e sensibilità con cui ogni volontario si presta a dare aiuto e servizio, crei un valore aggiunto che per i ragazzi diventa attrazione positiva”.
Patrizia Lazzarin, 26 settembre 2024