Le città galleggianti daranno forma al nostro futuro

Le città galleggianti daranno forma al nostro futuro

“Le città galleggianti daranno forma al nostro futuro”. L’espressione, quasi uno slogan, esprime con una frase capace da subito di restituirci delle immagini possibili, il progetto dello Studio di architettura Luca Curci Architects che  in collaborazione con Tim Fu Design presenterà Floating City dal 20 maggio al 26 novembre 2023, per la prima volta durante la Biennale di Architettura 2023 dal titolo “Il laboratorio del futuro”, a Palazzo Albrizzi-Capello e in altri prestigiosi spazi espositivi di Venezia. Come già il nome suggerisce, Floating City è la  proposta progettuale di una città galleggiante sostenibile. Lo dovrebbe essere almeno per 50.000 abitanti.

Viene spontaneo interrogarsi e immaginarsi come potrebbe essere questa città sull’acqua. L’abbiamo chiesto a Luca Curci, artista, architetto e designer italiano fondatore dello studio di architettura sopra menzionato e  che vanta la realizzazione di numerosi progetti di edifici residenziali, appartamenti privati, ville, ristoranti e attività commerciali. Nel 2019 Luca Curci Architects ha  portato il progetto “Vertical City - Zero-Energy City-Building” al Knowledge Summit 2019 di Dubai, invitato dalla Mohammed bin Rashid Al Maktoum Knowledge Foundation. Nel 2020 ha presentato il progetto “THE LINK City-Forest”, una smart city “consapevole” per 200.000 abitanti. Curci ci dice “di immaginare una città come Venezia che, se riflettiamo, è un’insieme di isolotti dove convivono attività commerciali, culturali, spazi abitativi e aree verdi e ricreative e molti altri servizi. Nessuna limitazione o pericolo per bambini o anziani, le persone più vulnerabili. C’è invece bisogno di programmare queste città del futuro per evitare di agire, come spesso accade, solo in situazioni di emergenza o quando il danno è già avvenuto. Floating City è una progetto  adattabile e scalabile ed è studiato per adattarsi alle mutevoli esigenze di diverse città costiere, particolarmente minacciate dall'innalzamento del livello del mare, come New York, Miami, New Orleans, Jakarta, Amsterdam, Hong Kong, Shanghai e Tokyo. Questa città potrebbe  espandersi fino ad ospitare più di 200.000 persone.

Entro il 2100, gli scienziati prevedono che il livello del mare salirà almeno 0,3 metri, fino ad un massimo di 2,4 metri se le emissioni di carbonio manterranno il ritmo attuale. Fra circa settant’anni lo scenario per la prossima generazione sarà dunque molto diverso. Oggi metà della popolazione, circa 4 miliardi di persone abita  nelle città e si pensa che entro il 2020 ne vivranno  5 miliardi.  Le città attuali  pur occupando solo  il 3% della superficie terrestre impiegano il 60-80% del consumo energetico e  producono il 75% di emissioni di carbonio. L’idea progettuale mette d’accordo sostenibilità e densità abitativa mirando  a costruire una città ad impatto energetico zero e con un sistema di trasporti al 100% green. Questo tipo di città  permetterà ai suoi abitanti  di avere uno stile di vita più sano, in naturale simbiosi  con la Natura e porrà in discussione il tradizionale concetto dello stare insieme, tipico delle città contemporanee.

Essa sarà caratterizzata da un grande numero di energie rinnovabili: solare, eolica e idroelettrica. Sono previsti sistemi di accumulo di energia, la dissalazione delle acque marine e  un sistema di produzione alimentare e coltivazione integrate con una strategia di gestione a rifiuti zero. “Floating City è stata studiata per rispondere alla minaccia del cambiamento climatico”. Si estenderà per più di dieci ettari attraverso un sistema di piattaforme galleggianti interconnesse. Ogni piattaforma ospiterà edifici a diversa densità abitativa, circondati da una membrana di vetri fotovoltaici che forniranno elettricità all'intero sistema e lo renderanno energeticamente indipendente. La città galleggiante sarà caratterizzata da aree verdi e giardini verticali, luoghi di incontro e socializzazione, servizi, centri spirituali e culturali. L’agricoltura integrata consentirà alle comunità di essere autosufficienti.

Sarà raggiungibile via mare e via aria e  sarà munita di moli esterni, interni e di numerosi accessi marini. Inoltre, ogni isola ospiterà piattaforme di atterraggio per droni. Il sistema urbano di Floating City è stato progettato per integrare tutte le tecnologie delle Smart Cities e per collegare più di 50.000 persone attraverso la divisione di piattaforme galleggianti in aree funzionali. La piattaforma principale è unita, via acqua e via aria, ad altre piattaforme di uffici, strutture sanitarie e istituti scolastici, compresi tutti i livelli di scuole e università. Il sistema urbano funziona anche come destinazione turistica con piattaforme più orientate ai servizi di lifestyle come hotel, centri benessere e spa, centri sportivi, centri commerciali, librerie e attrazioni per il tempo libero. Le sue fotografie ci fanno pensare ad una propria città del Futuro. Tim Fu che collabora al progetto, è un designer canadese che vive e lavora a Londra. Fa parte del team di Zaha Hadid Architects e ZHACODE (gruppo di ricerca computazionale) dove è specializzato in progettazione algoritmica e ricerca computazionale

Patrizia Lazzarin, 31 gennaio 2023

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