Convulsioni a 5 stelle! Caos pentastellato, Draghi infuriato
- Pubblicato in Politica
Braccio di ferro di Conte con Draghi. Anche con chi non si è ben capito quanti spazi di autonoma manovra nel partito abbia lasciato al suo presidente. Draghi, dal canto suo, capito il gioco, cogliendo il pericolo del logoramento, da cui in Italia nessuno è immune, ha deciso di tagliare corto: ha concesso quel che poteva concedere e per il resto non avrà timore, domani, di far votare la fiducia. Che comunque questa partita gli sia costata non poco, anche se porterà a casa l’obiettivo della riforma entro la data prevista, lo si capisce da almeno due elementi: da una parte qualche défaillance nella comunicazione, che si è mostrata nell’ultima conferenza stampa, ad esempio, troppo nervosa per i suoi standard; dall’altra, nella necessità di rimandare a questo punto a settembre i provvedimenti su fisco e concorrenza che pure erano stati programmati per fine luglio. Il commento di Corrado Ocone su Formiche.