Il governo "balla" sulla data del referendum
- Scritto da Ugo Pilia
Per calcolo politico si fa finta che sia regolare una campagna elettorale che regolare non è, senza eventi almeno per i prossimi giorni e in un clima da “economia di guerra”: cinema e teatri chiusi, stadi vuoti, scuole deserte anche nelle zone non contagiate. Al Quirinale al momento la linea è “vediamo che succede nei prossimi giorni”, se ci sono cioè dei segnali di ritorno alla normalità o meno. Spostare il referendum rappresenterebbe, anche all’estero, un segnale di grande emergenza e ulteriore benzina sul panico collettivo. Al tempo stesso, in questo momento siamo di fronte a una campagna elettorale inagibile e dunque all’impossibilità di un pieno esercizio di un diritto democratico. Il commento di Alessandro De Angelis su Huffington Post.