La maggioranza silenziosa non esiste più

La maggioranza silenziosa non esiste più

La voglia dell’«uomo forte» rivelata dai dati del Censis più che di un desiderio di soluzioni dittatoriali o comunque contrarie alla democrazia liberale testimoniano sostanzialmente di qualcosa d’altro: di un’insoddisfazione radicale per il pessimo funzionamento del Paese. È un’insoddisfazione che si accentra su quello che è effettivamente il punto cruciale della crisi italiana: vale a dire l’incapacità di decidere da parte del sistema politico-amministrativo e insieme la sua incapacità di fare le cose che alla fine pure vengono decise, da ultimo anche l’incapacità di controllare ciò che è stato fatto, più in generale di controllare la sensatezza e l’applicazione della mostruosa caterva di leggi e regolamenti in vigore. L'editoriale del prof. Ernesto Galli Della Loggia.

Belpaese, la confusione regna sovrana, l'insoddisfazione degli elettori

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