Il Conte 2, appena nato, subito contestato

Il Conte 2, appena nato, subito contestato

La «cotta» politica non è passata: Di Maio sta con Renzi perché insieme hanno interesse a logorare Conte e il Pd di Zingaretti. Palazzo Chigi e Nazareno non avevano bisogno di assistere ai giochi pirotecnici di ieri per capirlo, infatti stavano già elaborando un «piano B». Il premier e il segretario del Pd non hanno intenzione di fare i cirenei nella maggioranza, di tollerare l’ansia da prestazione dei due alleati, di accettare che la logica dei sondaggi produca un bradisismo quotidiano nel governo. Se il disegno di Di Maio e Renzi — ritenuto peraltro «velleitario» — fosse quello di stressare la situazione e indebolire progressivamente l’esecutivo per arrivare a un cambio in corsa del presidente del Consiglio in primavera, allora è certo che Conte e Zingaretti giocherebbero d’anticipo. È uno schema per certi aspetti noto, se è vero che dieci giorni fa il ministro Guerini — in una riunione di partito — convenne con il leader del Pd: «Se ci provassero — disse riferendosi a Di Maio e Renzi — noi dovremmo tirarci indietro». Il commento di Francesco Verderami sul Corriere della Sera.

Conte 2 in bilico, Di Maio e IV vogliono il suo scalpo

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