L'Europa e' assente? Colpa degli Stati membri

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Come al solito, l’Europa non si è vista: questa la critica che abbiamo sentito nelle ultime settimane da vari governatori e da esponenti dell’opposizione. Ma perché e come la Ue avrebbe dovuto farsi vedere? Come altri hanno giustamente osservato, l’assistenza sanitaria è prerogativa degli Stati membri, che ne sono molto gelosi. Se i governi tengono legate le mani di Bruxelles, non dobbiamo stupirci dell’inazione europea. A prima vista il ragionamento non fa una piega. Le considerazioni di Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera.

Dobbiamo affidarci all'Europa, da soli non ce la facciamo

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Il neonato governo Conte 2 già in crisi?

Il governo dura fino all’elezione del Presidente della Repubblica. Non importa quanto pasticciata e conflittuale appaia la sua navigazione. Gli osservatori ogni giorno dicono: «Sta per cadere, cade, cadrà prestissimo» ma il governo, come un bravo equilibrista sul filo che collega due grattacieli, continua per la sua strada. Magari aiutato da un’eventuale vittoria del Pd nelle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna del gennaio prossimo. Aiutato anche dal fatto che la riforma che ha ridotto i parlamentari è un potente «stabilizzatore» della legislatura: le elezioni, quando ci saranno, manderanno a casa tanti deputati e senatori. Molti, comprensibilmente, vogliono rinviare quel momento. Inoltre, è necessaria una nuova legge elettorale ma, siccome varata la legge, sarebbe difficile non andare subito a elezioni, allora si farà di tutto per «allungare il brodo», per ritardare l’intervento sul metodo di voto. Gli scenari disegnati dal prof. Angelo Panebianco sul Corriere della Sera.

Governo Conte 2, il prossimo ostacolo la riforma della legge elettorale

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La legge di bilancio di un governo debole

Ormai sembra chiaro. La prossima legge di bilancio sarà il solito vestito di Arlecchino: tante pezze, cucite fra loro in modo frettoloso. Il piatto forte è la sterilizzazione dell’Iva, il resto sarà un mix di varie misure, ancora da definire (riduzione del cuneo, salario minimo, disincentivi all’evasione, assegno unico per i figli e altre ancora). Data la scelta di non toccare né quota cento né il reddito di cittadinanza, le risorse sono scarse. Se le cose non cambieranno durante l’iter parlamentare, le promesse di «svolta» del governo Conte 2 rischieranno un’amara smentita. Le considerazioni di Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera.

Manovra economica, gli errori di Palazzo Chigi

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