Lotta al terrorismo: il prezzo da pagare

  • Pubblicato in Esteri

Arrivati a questa fase della guerra che il terrorismo islamico sta conducendo contro di noi, l’Europa ha di fronte a sè tre problemi, gli ultimi due, soprattutto, di difficilissima soluzione. Il primo, in teoria (ma solo in teoria) più semplice, riguarda il che fare con i foreign fighters, quelli che, magari in possesso di un titolo di cittadinanza europea, tornano in Europa dopo avere combattuto nelle fila dello Stato islamico. Il secondo — di assai più ardua soluzione — riguarda il quantum di libertà che l’Europa è disposta a sacrificare in cambio di una maggiore sicurezza, di una maggiore capacità di difendere la vita dei propri inermi cittadini dalle azioni di guerra condotte dai «soldati» — emuli degli antichi guerrieri della fede islamica — impegnati nel jihad. Il terzo problema, infine, riguarda quali prezzi, politici e sociali, occorrerà pagare per ottenere l’attiva cooperazione delle comunità musulmane europee ai fini dell’identificazione, dell’isolamento e della caccia ai jihadisti. L'editoriale del prof. Angelo Panebianco sul Corriere della Sera.

Foreign fighters, il dilemma (risolvibile) dell'Occidente

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