L'Europa al servizio degli Stati Uniti

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L'Europa sta dimostrando di non avere un'identità. E' palesemente costretta a deglutire qualunque boccone gli Stati Uniti ci facciano ingoiare, fa finta di credere che il nemico sia lì, appena passato il Baltico, pronto a saltarci addosso. È l'alibi che giustifica le nostre debolezze. Quando a Washington serviva che tirassimo dentro la Ue i suoi fedelissimi dell'Est, eccoci pronti alla bisogna. Ora sono proprio quei Paesi a paralizzare l'Unione ma pazienza, abbiamo fatto il nostro dovere. Nel 2008 Barack Obama ha piazzato in Romania e Polonia un sistema missilistico puntato verso Est e ci ha detto che serviva a proteggerci dai missili dell'Iran. Certo, ci prendeva per i fondelli, non si capiva perché l'Iran avrebbe dovuto fare la guerra all'Europa. Però abbiamo sorriso e deglutito. Il commento di Fulvio Scaglione sul sito linkiesta.

Ucraina in fiamme, l'Europa sta a guardare

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L'Isis, caos Libia, non prendere le questioni sottogamba

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Dopo la seconda guerra mondiale, le potenze sconfitte, Germania, Giappone, Italia sostituirono nel dopoguerra il «commercio» alla «spada», cominciarono a pensare alla politica internazionale molto più in termini di affari che di deterrenza e di minacce armate. E il «dialogo», sicuramente, aiuta gli affari più della deterrenza. Pur facendo parte di alleanze militari quei tre Paesi furono ben lieti di delegare ai soli Stati Uniti il compito di agitare periodicamente il bastone. Le considerazione del politologo Angelo Panebianco sul Corriere della Sera.

Perché occorre isolare Putin, dopi i fatti di Crimea e Ucraina

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Il mondo ha i suoi problemi, non ci voleva anche la crisi ucraina

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Dobbiamo parlare dell’interesse dell’Italia, membro non ambiguo dell’Alleanza ma proprio per questo autorizzato a portare avanti nel suo ambito i propri punti di vista. Mentre siamo concordi sulla necessità di fermare l’avventurismo putiniano sia tracciando una linea ferma (quella dell’Art. 5 del Trattato Atlantico) sia operando per rafforzare lo Stato ucraino, non sarebbe per noi accettabile un ripiegamento esclusivo della Nato sul suo originario mandato Est-Ovest. Non perché siamo ansiosi di ripetere altrove i costosi insuccessi degli impegni fuori area, ma perché è venuto il momento di definire meglio che cos’è «l’area Nato». Così Roberto Toscano su La Stampa.

L'Occidente in difficoltà con l'aggressivo Putin

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