Trump alle prese con gli incendi delle piazze americane

Trump alle prese con gli incendi delle piazze americane

Siamo sotto choc, e non riusciamo a liberarcene. Il doppio trauma è il presidente degli Stati Uniti nascosto nel bunker della Casa Bianca, per paura della folla che lo assediava, e la vista del cittadino americano nero morto sotto le mani della polizia, ucciso non per errore, non per caso, ma coscientemente e lentamente, in un tempo lungo, interminabili minuti e minuti. Ho detto “sotto le mani”, ma dovevo dire “sotto i piedi”. (...) i uniamo a coloro che invocano e aspettano un nuovo Kennedy, come il primo Kennedy, John, o come il secondo, Bob. E non ditemi che Kennedy, primo o secondo, era estraneo all'America. Kennedy "era" l'America. L'America è democrazia ed è civiltà, se noi abbiamo democrazia e civiltà lo dobbiamo all'America. (...) Alla violenza lo Stato deve rispondere con la giustizia, e un presidente come i Kennedy così farebbe. Ma al posto di un Kennedy c'è un presidente il quale risponde che i dimostranti violenti sentiranno nei polpacci il morso di cani feroci.Il commento di Ferdinando Camon su Avvenire.

Gli Stati Uniti devono cambiare registro, basta con Trump!

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