Consiglio non richiesto, il Mes fa bene all'Italia

Sarebbe stato bene se Giuseppe Conte, invece di pavoneggiarsi come Napoleone dopo Austerlitz, avesse spiegato al Paese quello che ieri è toccato spiegare a Paolo Gentiloni, cioè che l'autunno (ma anche l'inverno e la primavera prossima) dovremo affrontarli con altri mezzi, diversi dai famosi 209 miliardi del Ricovery fund che arriveranno solo «nella seconda metà del 2021». (...) Era infatti trapelato un certo nervosismo in via XX Settembre. Gualtieri adesso vorrebbe soldi freschi per iniziare a realizzare qualcosa di più concreto del Festival di Villa Pamphilj o delle passerelle in Parlamento e per questo, in oggettiva sintonia con Paolo Gentiloni, chiede di utilizzare il Mes. Il commento di Mario Lavia su Linkiesta.

Caro Conte, richiedi il Mes o saranno guai grossi per l'Italia

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Il moloch del nostro debito pubblico fa davvero paura

Il premier Giuseppe Conte e i giallorossi hanno ben poco da esultare per l’accordo raggiunto – con estrema fatica – sul Recovery Fund. Tracciando un parallelismo fra il Mes e il Recovery Fund, infatti, “le condizioni finanziarie sono simili, ma quelle politiche diverse: il Mes, che l’Italia per ora sta rifiutando, non richiede riforme; il Recovery Fund, che il governo non può rifiutare, ne prevede invece di molto precise (...) C'è un altro elemento importante che preoccupa l'Unione europea, da sempre: l'ammontare del debito pubblico italiano. Come riportato dall'agenzia Agi, alla fine dello scorso anno il nostro debito pubblico si attestava al 135% del Pil (in epoca pre-Covid dunque) e valeva circa 2.410 miliardi di euro. Alla fine del 2020, dopo aver fatto i conti con la crisi pandemica, probabilmente esploderà tra il 160% e il 170%. Secondo gli ultimi dati diffusi da Bankitalia, a maggio il debito pubblico è volato a 2.507,6 miliardi e ha registrato un nuovo massimo storico. Si tratta di un aumento di 40,5 miliardi rispetto ad aprile, quando fu pari a 2.467 miliardi. E su maggio 2019 l'incremento sale a 175,7 miliardi. Secondo gli europeisti, la colpa va fatta risalire ai governi del passato e a uno stile di vita che gli italiani non possono più permettersi. Ma è davvero così? Il commento di Roberto Vivaldelli su il Giornale.

E' il macigno del nostro debito pubblico che preoccupa l'Unione Europea

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Le scene tragicomiche del governo Conte

L’Economist, nella sua ultima copertina, avverte gli stati, i governi e le organizzazioni internazionali a non farsi trovare impreparati di fronte alle prossime catastrofi virali. I soldi del Mes servono esattamente a questo, a non farci trovare impreparati quando ci sarà un’altra emergenza sanitaria, ma Conte dice che deve ancora pensarci, rimanda a settembre e, nonostante le task force e gli stati generali, non ha ancora nessun piano d’azione che vada oltre l’aggiustarsi la pochette in favore di telecamera del tg della sera. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

M5S + Pd, ma che governo è questo?

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