La tragicommedia della politica italiana

Una politica itaiana di piccolo, anzi piccolissimo, cabotaggio!

Mentre il mondo ribolle, in bilico tra difesa delle democrazie e avvento dell’oscurantismo, da noi si parla d’altro, molto all’italiana, con i piedi saldamente piantati sulle nuvole del politicismo: le liste, le candidature, cioè la fase suprema della politica intesa come scontro personale alla ricerca di un posto al sole, si fa per dire, di Bruxelles. È la lotta politica, nessuno è nato ieri, sappiamo che il destino di alcune famiglie dipende dalle prossime scelte delle segreterie dei partiti, dei capibastone, da come gli gira al capo o alla capa di turno (...) Il Tg1 a trazione meloniana ha aperto l'edizione delle 20 con lo scherzetto di Emiliano ai danni di Decaro menandola per dieci minuti senza rendersi conto che proprio al Tg1 il medesimo Emiliano era tornato indietro, boh, non so, «forse ha ragione Antonio», sono passati diciotto anni... Buffonate, perdite di tempo: ma tutto fa brodo per i Piantedosi e per gli Emiliano, uomini delle istituzioni che alzano la polvere su tutto ciò che toccano (...) Emma Bonino e Matteo Renzi. Almeno è un fatto politico nuovo. Un po' più interessante dell'egocentrismo di Michele Emiliano e del posto numero tre occupato da Elly Schlein.Il commento di Mario Lavia su Linkiesta.

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La strategia di Macron contro von der Leyen

  • Pubblicato in Esteri

La linea renziana sulle europee a fianco di Macron

Le bordate di Matteo Renzi a Ursula von der Leyen, «follower ma non leader», spezzano il movimento centripeto europeo a favore della conferma dell’attuale presidente della Commissione europea e anticipa che Renew Europe non sarà nell’accordone imperniato su socialisti e popolari, con quali conseguenze a questo punto è da vedere. Ursula già non è uscita bene dal congresso del Ppe, e un dissenso di Renew, dietro il quale si staglia l’ombra di Emmanuel Macron, potrebbe avere un prezzo serissimo. Perché nessuno può fare il presidente della Ue senza il sì della Francia. L’attuale presidente della Commissione dunque è davvero in difficoltà e non le sono arrivate buone notizie da Firenze

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Europee, soglia al 3%, obiettivo del patto Meloni-Renzi

Tutti pensano alle prossime europee (si vota con il proporzionale)

Ed alla fine arrivò l'intesa. O meglio una tentazione di accordo. Dopo anni di rincorsa del maggioritario, di bipolarismo forzato, di quorum al rialzo, la democrazia italiana si ritrova sull'orlo di un ampio accordo per ridurre la percentuale di voti necessari per andare a Bruxelles. Dal 4 al 3%. Un punto di elettorato vale relativamente poco in termini assoluti, ma ha un effetto importante sui seggi che si attribuiscono. Più liste vanno oltre il quorum, più parlamentari si sottraggono ai partiti maggiori. Il commento di Paolo Torricella su Il Sussidiario.

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