Italia ed Europa condannate a fare pace

Il deficit medio dell’eurozona è sceso ai minimi da 8 anni: 1,5% contro il 2,1% dello stesso periodo 2015, metà del tetto del 3% di Maastricht. Il debito è calato dal 92,1% al 91,2%, ancora lontano dalla soglia del 60% ma in costante discesa. I conti migliorano, la crescita dà segni di cauta accelerazione, l’inflazione molto meno ma il problema è un altro: le medie minimizzano squilibri e divergenze aumentate nell’eurozona negli ultimi anni, quelle che spiegano la profonda e costante crisi di fiducia in cui si dibatte. L'editoriale di Adriana Cerretelli su IL Sole 24 Ore.

Juncker e Renzi, prove di disgelo

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Per Juncker si profila un 2016 difficile

  • Pubblicato in Esteri

Un’Europa debole e confusa, dove crescono i partiti populisti, nazionalisti e anti-sistema, dove in Francia brilla il Front National di Marine Le Pen, in Polonia i nazional-conservatori di Jaroslaw Kaczynski e in Spagna sembra spegnersi male il regno di Mariano Rajoy, non ha certo bisogno di un cancelliere disorientato e assorbito dai problemi interni. Tanto più che la crisi dell’euro non è finita, Grexit è stato scongiurato ma la questione greca resta, l’economia non ritrova una ripresa robusta e nemmeno un’inflazione normale nonostante le crescenti iniezioni di quantative easing da parte della Bce di Mario Draghi. L'editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

Europa, una crisi senza fine

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Finanziaria 2016, Renzi sfida l'Ue

La Commissione europea, a Strasburgo, si preparava a respingere la bozza di manovra di Madrid: grazie al fiscal compact ne ha il potere e voleva usarlo, perché non trova realistico il piano spagnolo di riduzione del deficit per quest’anno o per il prossimo. Poi nel giro di poche ore è cambiato tutto. Dalla Spagna sono partite telefonate verso Bruxelles e la Germania. Da Lussemburgo, dove si trovava per l’Eurogruppo, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha avuto parole di elogio per il lavoro del suo collega iberico Luis de Guindos. A un quarto d’ora dall’inizio della riunione della Commissione a Strasburgo, la procedura si è bloccata. In Spagna si vota per le politiche tra due mesi e il premier Mariano Rajoy, del Partido popular, è un prezioso alleato in Europa per la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Francia e Spagna non osservano il fiscal compact, l'Italia segue

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