La Grande Depressione ('29), la Grande Recessione ('07)

Esattamente dieci anni fa iniziava la più grande crisi finanziaria del dopoguerra. In quell’estate molti prevedevano un altro 1929. Lo abbiamo evitato: oggi infatti ci riferiamo a quel decennio come il periodo della «Grande Recessione» non della «Grande Depressione», come quella degli anni Trenta. Lo abbiamo evitato perché dalla crisi del ’29 avevamo tratto alcune lezioni importanti. Ma anche la crisi dalla quale stiamo lentamente uscendo ci ha insegnato molto. L'editoriale di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera.

Dieci anni di crisi e...tanti, troppi, errori per combatterla

Leggi tutto...

Europa, decolla il Quantitative Easing

L’Europa ad una svolta. La Commissione di Bruxelles ha leggermente modificato le regole sui conti pubblici: rimangono sempre astruse, anzi sono più complicate di prima e i cambiamenti riguardano decimali di cui si fa fatica a capire la rilevanza macroeconomica. Ma è comunque un segnale. Bruxelles comincia a riconoscere che le regole devono tener conto della situazione dell’economia e aiutare i governi a fare le riforme. Bene anche che la maggior flessibilità non si applichi agli investimenti: i politici non si devono illudere che costruendo autostrade si faccia ripartire la crescita. La buona notizia è che la Banca centrale europea si appresta ad acquistare titoli pubblici, l’ultimo strumento che le è rimasto per evitare la deflazione. È una novità importante e positiva: fino a poche settimane fa questa ipotesi era considerata anatema da molti europei. Un editoriale di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera.

L'Europa cambia strada

 

Leggi tutto...

Gli intrecci pericolosi tra la politica e l'economia

La strategia con cui alcune imprese riescono a trasformare le opere pubbliche in rendite straordinarie è sempre la stessa. Prima si rinviano le decisioni e si lascia che monti un problema drammatico. Le grandi navi che mettono a rischio la basilica di San Marco, o l’Expo, i cui lavori non cominciano nel 2008, quando fu scelta Milano, ma 5 anni dopo, quando ne mancano meno di 3 all’apertura della manifestazione. Problemi noti da anni, ma lasciati macerare, così che, di fronte all’emergenza, la politica si trovi costretta a decidere letteralmente in poche ore. Un editoriale di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera.

Venezia, gli speculatori in agguato per un nuovo (inutile) porto

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .