Tutti contro l'Italia, dalla Ue al Fmi a Bankitalia

Tutti contro l'Italia, dalla Ue al Fmi a Bankitalia

«Il tasso di crescita non è negoziabile». Attribuita al ministro dell’Economia Giovanni Tria, questa frase denuncia arroganza e insipienza. C’è arroganza poiché il ministro afferma come sicuro qualcosa che, il tasso di crescita da lui previsto, è assolutamente aleatorio. C’è insipienza poiché Tria confonde l’aggettivo “negoziabile” con “conseguibile”. Tutti gli organismi che, a vario titolo, si sono occupati (e preoccupati) dell’Italia, dalle agenzie di rating al Fondo Monetario Internazionale, dalla Commissione Europea ai ministri dell’Eurogruppo, persino gli Uffici tecnici del Parlamento italiano, hanno prodotto stime molto diverse da quelle italiane, ma convergenti fra loro e chiaramente inferiori. Il commento di Bruno Manfellotto sul Messaggero Veneto.

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