Ue alle corde

Jürgen habermas, filosofo, storico e sociologo tedesco

Il traguardo della costruzione di uno Stato federale europeo – che dovrebbe essere nella speranza di tutti noi – avrebbe bisogno, dunque, di una riforma dei Trattati europei che ridisegni l’architettura istituzionale della Ue, in modo da sciogliere quel nodo, che attualmente la stringe, derivante dal parallelo sviluppo del metodo sovranazionale e del metodo intergovernativo. Come dice Giuliano Amato, siamo giunti ormai al paradosso di avere due esecutivi: da un lato, la Commissione, che nel corso degli anni è stata collegata in modo sempre più stringente al Parlamento europeo secondo le logiche della forma di governo parlamentare; dall’altro, il Consiglio, che è espressione invece di un’impostazione intergovernativa ed è divenuto, con il Trattato di Lisbona, una vera e propria istituzione, cui è conferito il compito di dettare la politica generale dell’Unione. L'oinione di Franco Gallo su Il Sole 24 Ore.

L'Europa vuol fare harakiri

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