Meloni, Orbàn e il rafforzamento nazionale dell’Italia

  • Pubblicato in Esteri

Orban nei conservatori europei: è un successo per la Meloni e per l'Italia?

Quello che conta di più in politica è l’interesse nazionale. E questo bene supremo dello Stato si realizza principalmente con la politica estera. Questi due chiari obiettivi sono davvero al centro della strategia d’azione di Giorgia Meloni, anche in vista delle prossime elezioni europee (...) Se Meloni riuscirà culturalmente a diffondere la fede in una finalità nazionale superiore all'interesse individuale di ognuno di noi, allora l'Italia potrà divenire uno Stato cardine dell'Europa di domani.

Leggi tutto...

Ue: Draghi dopo Michel non indebolirebbe il peso italiano

  • Pubblicato in Esteri

Ue: il Consiglio europeo del dopo Michel: sarà la volta di Orban?

Da giorni nei corridoi dei palazzi del potere a Bruxelles si susseguono nomi per cercare un possibile sostituto di Charles Michel che metta d’accordo tutti, in modo da nominarlo subito dopo le dimissioni dell’attuale Presidente. Tra i nomi che circolano, si fa insistentemente anche quello dell’ex Premier italiano e rispettatissimo ex Governatore della Banca Centrale europea Mario Draghi, molto stimato nelle corti europee.Il commento di Margherita Tacceri su Formiche

Leggi tutto...

Draghi è il leader che può cambiare il destino dell’Ue

  • Pubblicato in Esteri

Dopo le prossime elezioni europee cosa succederà in Italia e nel mondo?

Le dimissioni anticipate di Charles Michel dalla presidenza del Consiglio Europeo pongono i governi europei davanti a un bivio. Anche perché, per evitare che la presidenza pro tempore passi a Viktor Orbán, l’Ungheria ricoprirà la presidenza dell’Ue da luglio a dicembre 2024, l’unica soluzione è nominare rapidamente, entro giugno, il nuovo presidente del Consiglio europeo. I governi europei, dunque, possono percorrere due strade: la prima, purtroppo la più probabile, è di proseguire come sempre e nominare un qualche ex presidente del Consiglio di una nazione europea (...) È definitivamente finito il modello sul quale l'Europa è nata e cresciuta: la difesa affidata agli Stati Uniti, l'energia a basso costo dalla Russia ed esportazioni non inficiate dalla concorrenza internazionale. (...) La sfida, dopo la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, e con l'allargamento ad altri paesi dell'Unione Europea, è urgente e non procrastinabile. Solo una leadership europea coordinata da Mario Draghi la può affrontare. Ma non sarà così. Il commento di Carlo Panella su Linkiesta.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .