Il concorso per diventare magistrato? Truccato…

Dice: vabbè, tanto si sa che spesso i concorsi sono truccati. Già, ma stavolta non era un concorso qualsiasi, era il concorso per diventare magistrati. E cioè un concorso che getta alcune centinaia di giovani dentro la magistratura, e queste centinaia di giovani potrebbero, nei prossimi anni, trovarsi a chiedere o firmare un ordine di arresto contro qualcuno di noi, o a emettere una sentenza. (...) Cosa sarebbe successo se fosse uscito fuori che i compiti di qualche altro concorso pubblico erano come quelli dei candidati magistrati. Avvisi di garanzia a tutti, inchiesta e super-inchiesta, intercettazioni, Trojan, arresti e retate.Il commento di Piero Sansonetti su Il Riformista.

Si diventa magistrati con il classico trucco!

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No al processo alla magistratura, paga il solo Palamara

La Procura generale ha chiesto al Csm di affermare un principio che resti saldo come il cemento. Il principio che nessuno può processare la magistratura, nemmeno la magistratura. Il Csm ha accolto la tesi del Procuratore generale e ha seppellito il processo a Palamara. Il processo non ci sarà, a nessuno interessa sapere come vanno le cose in magistratura, Palamara deve essere condannato ed espulso dalla magistratura perché solo così si salva il silenzio e l’onore. Il commento di Piero Sansonetti su il Riformista.

Nessuno tocchi Caino, perdon, la Magistratura!

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Sentenza Berlusconi, l'attacco alla magistratura

L'Anm è una associazione, probabilmente illegale, che riunisce correnti e gruppi di potere che, violando tutti i giorni la Costituzione, si spartiscono Procure e Tribunali (...) La Cassazione è incriticabile. Come era anche il governo ai tempi di Mussolini. E quindi immaginiamo, è stato molto grave, appena un anno fa, chiedere le dimissioni del Procuratore generale coinvolto – appunto – nel caso Palamara. Fu un atto eversivo, se capisco bene. (...) L'Anm, che è l'associazione dei magistrati che da trent'anni, in modo illegale, distribuiscono brandelli di intercettazioni ai giornalisti, impedendo qualunque verifica, spiegazione, interpretazione, risposta, si indigna perché vengono pubblicate – legittimissimamente – le registrazioni di un colloquio tra un ex imputato e un giudice indignato. Il commento di Piero Sansonetti su Il Riformista.

Caso Berlusconi, magistratura di nuovo nel mirino

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