Il golpismo ridisegna i limiti della politica americana

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Stati Uniti, aleggia l'ombra di un bis di Trump alla Casa Bianca nel 2024

La Corte Suprema di Washington – composta in maggioranza da seguaci di Donald Trump, in buona parte nominati da lui – ha ribaltato la sentenza della Corte suprema del Colorado che aveva dichiarato la sua incandidabilità sulla base del quattordicesimo emendamento della Costituzione, oltre che del buon senso. È vero che la decisione è stata presa all’unanimità, in base al principio secondo cui non può essere un singolo stato (in questo caso il Colorado) a decidere chi possa o meno candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti, per evitare «il caos» che deriverebbe da decisioni diverse tra stato e stato. In compenso i giudici si sono divisi sulla scelta di affermare che a invocare il quattordicesimo emendamento della Costituzione (quello che vieta di assumere un incarico di governo a chi abbia partecipato a un’insurrezione) possa essere solo il Congresso. Motivo per cui Trump e qualunque altro aspirante golpista dotato di maggioranza parlamentare potrà dormire tra due guanciali. Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

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Guerriglie parallele di Salvini e Conte dicono molto di loro

La guerriglia nel destra-centro è come quella nel centro-sinistra

Le dichiarazioni pronunciate da Matteo Salvini e dal fior fiore del suo gruppo dirigente su Ilaria Salis, orribili come tutte le dichiarazioni di Salvini quando si sceglie un bersaglio su cui fare propaganda (Laura Boldrini, Elsa Fornero, Carola Rackete: trova le somiglianze), ma ancora più orribili nel momento in cui colpiscono una persona, letteralmente, in catene, sono solo l’ultimo episodio di una sceneggiatura, per quanto orribile, piuttosto scontata (...) Il gioco allo scavalco tra Salvini e Meloni da un lato, tra Conte e il Partito democratico dall'altro, è solo la centesima replica di questo film. Ma è soprattutto il prodotto di un sistema che da trent'anni filati continua a dare regolarmente gli stessi frutti, e ragionevolmente continuerà a darne, almeno fino a quando noi insisteremo a coltivarlo allo stesso modo (vedi il grottesco dibattito sulle riforme, il premierato e il "bonus" maggioritario in Costituzione). Il commento di Francesco Cunadi su Linkiesta.

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Calenda: ''Basta con un sistema maggioritario farlocco!''

Trent'anni sprecati dall politica!

A trent’anni esatti dal varo di quel sistema maggioritario che avrebbe dovuto regalarci stabilità e governabilità, garantendo all’elettore il diritto di scegliere direttamente presidente del Consiglio, governo e maggioranza, siamo ancora qui a discutere di riforme costituzionali ed elettorali, che verosimilmente finiranno come tutte le proposte di riforma precedenti. Abbiamo passato trent’anni filati a parlare di come assicurare governi eletti direttamente dai cittadini, mentre gli stessi sostenitori di queste tesi (politici, giornalisti, costituzionalisti e commentatori di ogni ordine e grado), promuovevano o approvavano di tutto cuore ogni sorta di governo tecnico, di larghe intese o di grande coalizione, ribaltoni e ribaltini per tutti i gusti, fino allo spettacolo psichedelico della precedente legislatura, che ha visto persino due governi di opposto colore politico guidati dallo stesso presidente del Consiglio. Il commento di Francesco Cundari su LInkiesta.

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